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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Japigia

Il degrado della pineta San Luca a Japigia - LE IMMAGINI

Sollecitati da alcuni consiglieri della circoscrizione Japigia-Torre a Mare, abbiamo fatto un sopralluogo alla pineta di San Luca, situata nel cuore della zona. Il degrado e l'abbandono sono pienamente visibili

C'è un luogo della nostra città, ufficialmente adibito a parco pubblico, che di fruibile e di pubblico, se non l'accesso, ha ben poco: stiamo parlando della pineta San Luca nel quartiere Japigia. L'area infatti, nonostante la grande presenza di palme e verde, è lasciata, chissà da quanto tempo, alla mercè dell'incuria e del degrado.

Si vocifera che, ormai, la zona sia talmente incustodita da essere diventata una sorta di campo base per chiunque svolga attività illecite. E questa situazione, cosa ben più preoccupante, dura da tempi diventati troppo lunghi per poter essere accettati, ossia da svariati anni.

In buona sostanza, ci si trova di fronte ad un'area di circa quindicimila metri quadri, nei pressi di una parrocchia(quindi adiacente ad un luogo frequentato spesso e volentieri da adolescenti e ragazzi), senza alcun controllo, completamente degradata e più simile ad una discarica a cielo aperto che a un parco pubblico.

Japigia: la pineta San Luca ridotta a discarica

Sollecitati da Claudio Sgambati e Maurizio Brunialti, consiglieri della circoscrizione Japigia-Torre a Mare, abbiamo effettuato un sopralluogo nel sito in questione: soltanto guardandosi attorno appena varcata la soglia d'ingresso che, per inciso, non esiste visto che il cancello è stato scardinato, si ha la sensazione di essere in un luogo quasi spettrale. A fornirla è, principalmente, la costruzione che domina il parco, un piccolo rudere ormai completamente in disuso sulle cui mura sono visibili in ogni angolo murales di qualsiasi genere e evidenti segni di incendi. Ci avviciniamo e il quadro si fa ancora più chiaro: il perimetro della costruzione brulica di vetri rotti, resti di abiti, qualche scarpa, residui di mattoni e carcasse di motocicli. Sono quelli, infatti, ad essere 'vittime' degli incendi, presumibilmente appiccati per far sparire le tracce più evidenti del furto del veicolo stesso. Proviamo  a spingerci all'interno di questo rudere ma la situazione è impervia, vuoi per la scarsa visibilità, vuoi perchè il suolo è disomogeneo per via dell'enorme quantità di scarti abbandonati, soprattutto carcasse di motori.

Usciamo e proseguiamo il nostro 'tour' per la restante area del parco: accanto a palme, piante e alberi, si trovano dislocate qua e là altre carene di motocicli, alcune anche non bruciate. Ancora qualche passo e ci imbattiamo in una vecchia porta semidistrutta e abbandonata su un viale a cui si affianca una sedia altrettanto malandata.

Riassumendo: uno spazio, ufficialmente pubblico, sottratto alla gente dove la Multiservizi(azienda che ha i compiti di manutenzione) sembra essere diventata più un 'mito' che un'entità esistente realmente visto che, ci viene suggerito, da queste parti non si è praticamente mai vista. La domanda, quindi, sorge spontanea: diventerà mai la pineta San Luca uno spazio pubblico? E che non si fraintenda: 'pubblico' non significa che tutti possono accedervi perchè manca il cancello...

 

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