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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Libertà / Corso Vittorio Veneto

Pista ciclabile bloccata, progetto da rivedere. Decaro: "I residenti non perderanno posti auto"

Ieri sopralluogo del candidato sindaco: "Abbiamo chiesto di allargare la careggiata, ma senza sacrificare spazio per i ciclisti". Rebus su quando ripartiranno i lavori

Cantiere che apri, problemi che trovi. Non bastavano la paralisi sulla riqualificazione di piazza Madonnella e i ritardi su piazza Massari. Il cantiere per la realizzazione della pista ciclabile,  che dal centro murattiano giungerà fino al quartiere San Girolamo, e per la quale sono stati stanziati 380mila euro, è stato bloccato quattro  giorni fa. Aveva aperto i battenti dieci giorni prima, ma ora tutto è fermo.

A dare lo stop la Soprintendenza  ai Beni Culturali che ha chiesto chiarimenti sull’utilizzo del materiale previsto e sul colore prescelto per marcare il bordo della pista. A ciò si aggiungono le lamentele dei residenti i quali ritengono che il restringimento della carreggiata, oltre ad aumentare il volume di traffico, sacrificherà diversi posti auto.

Ieri il consigliere delegato alla Mobilità,  nonché candidato sindaco Antonio Decaro, ha svolto un sopralluogo sul posto per rassicurare gli abitanti della zona e comprendere, insieme ai tecnici comunali, alcune variazioni. "Non toglieremo alcun posto auto perché prevediamo la possibilità di parcheggiare accanto al cordolo di delimitazione della pista ciclabile", assicura. "Detto questo abbiamo richiesto che venga allargata la carreggiata, senza danneggiare il percorso ciclistico”.

La risposta potrebbe essere quella di restringere il marciapiede che costeggia la strada fino al liceo classico “Orazio Flacco”. Ma su questo la Soprintendenza chiede di approfondire il progetto  perché si tratta di una zona sottoposta a vincolo e tutto deve essere attentamente valutato. In soldoni ciò significa che il progetto dovrà essere ridisegnato, almeno nel primo tratto. Il colore rosso del cordolo sarà probabilmente sostituito con il bianco, senza dimenticare che la pietra da utilizzare per tutto lo sviluppo della pista dovrà essere una delle tre autorizzate dalla Soprintendenza: di tufo, di origine lavica o la cosiddetta pietra di Trani. Sui tempi di riavvio dei lavori nessuno si esprime. L’idea iniziale è quella di inaugurare la struttura per maggio, ma nessuno al Comune ha voglia di sbilanciarsi. La scadenza elettorale potrebbe facilitare le cose.

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