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Cronaca Santo Spirito

Pista ciclabile a Santo Spirito: tra plausi e polemiche

Il progetto rientra nella riqualificazione del litorale Bari-Santo Spirito ed ha sollevato polemiche tra partiti politici e cittadini. Fiab: firmate e condividete

"Il progetto di riqualificazione del litorale di Santo Spirito, a nord di Bari, previsto dalla 1^ Circoscrizione, prevede la realizzazione di una pista ciclabile (in sede propria e bidirezionale) che possa permettere finalmente ad adulti e bambini di godersi il lungomare in bicicletta, in assoluta tranquillità e sicurezza, senza correre i pericoli della strada e senza essere strombazzati dalle auto. Ma qualcuno non la vuole e sta facendo ostruzionismo". Questa è la denuncia della Fiab, l'associazione dei ciclisti urbani di Bari. Gli amanti delle due ruote protestano contro il caos delle auto, i parcheggi in tripla fila;  protestano contro chi "congestiona il traffico passeggiando in automobile su e giù per il lungomare per puro esibizionismo, costringendo, chi usa la bici, a pedalare in una situazione di pericolo e stress;o chi vorrebbe entrare con la propria auto direttamente in una pizzeria o in un bar".  La realizzazione di una pista ciclabile candiderebbe, a loro avviso, Santo Spirito a cittadina turistica vivibile della litoranea e gioverebbe alla salute di turisti, cittadini e territorio. Lanciano vigorosamente un appello: la firma sulla petizione stilata a sostegno di questo progetto.

Ma i GD di Palese non sono dello stesso parere; domenica scorsa sono scesi in piazza per controbattere ad un "insensato e assurdo progetto". "Una pista ciclabile di 1330 metri non cambia le sorti di Santo Spirito, a meno che non sia effettuata l'intera riqualificazione del Lungomare" dicono i Giovani Democratici. E proseguono per voce di  Antonio Di Siena - "si creerebbe addirittura una nuova problematica: la pista andrebbe ad eliminare circa 300 posti auto di vitale importanza in una zona in cui il parcheggio in tripla fila è una realtà. C’è un decreto ministeriale che impone che al momento della progettazione di una pista occorra individuare il luogo alternativo per  i posti auto, cosa che in questo caso non è stata fatta”. I GD si dicono non contrari alla pista in sè ma pronti ad appoggiare un simile intervento solo se inserito nelle pagine di un progetto di più ampia riqualificazione del Lungomare come sarebbe la semplice illuminazione della strada.

A criticare aspramente l'atteggiamento dei democratici, il partito di Antonio Di Pietro e il "popolo" barese.  Francesco Martino, presidente dell 1^ circoscrizione del circolo di IDV dichiara in merito "al contrario sarebbe un lungimirante esempio di vicinanza collaborativa fra desiderio dei cittadini e doveri delle istituzioni”. E continua pungente  “è ovvio che la pista ciclabile sarà inserita in un più ampio contesto progettuale, che tenga conto della valorizzazione dell'intera linea costiera di Palese e Santo Spirito, ricercando definitive soluzioni di parcheggio altro problema fortemente lamentato". L'esponente dipietrino sottolinea come il denaro rinvenuto dai fondi 2008, 2010, 2011 è stato volutamente accumulato proprio per quelle opere che Martino definisce ironicamente "piccoli interventi casuali". E aggiunge pesantemente "sempre meglio di assecondare gli interessi personali di piccoli gruppi o singoli Consiglieri”.

 Anche i baresi sono di questa opinione; nel periodo estivo il lungomare non è più più vivibile, e quel tratto (dal noto bar "Qui si gode" al lido "Cala d'oro") è percorso da invadenti e caotici flussi di autovetture; ai ciclisti spesso succede di pedalare dietro le auto ovvero dietro i tubi di scarico. Il lungomare diventa  pericoloso. Quindi i cittadini approvano a pieni voti la realizzazione di una pista ciclabile, anche se per un breve tratto, ma metterebbe in sicurezza adulti e bambini in bicicletta.
 

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