Inchiesta pazienti morti per Legionella al Policlinico di Bari, 81 medici difendono la direzione: "Professionalità al servizio della cittadinanza"
Nella lettera gli operatori "intendono formalizzare i sentimenti di stima profonda e di apprezzamento per l'operato della direzione generale, della direzione sanitaria e della direzione amministrativa del Policlinico di Bari"
Sono 81, al momento, i medici, direttori e dirigenti del Policlinico Bari che hanno firmato una nota con cui "intendono formalizzare i sentimenti di stima profonda e di apprezzamento per l'operato della direzione generale, della direzione sanitaria e della direzione amministrativa del Policlinico di Bari" all'indomani del sequestro, operato dalla Magistratura, di due padiglioni dove tra il 2018 e il 2020 4 degenti morirono a causa di una infezione da legionella che provoca un forma acuta di polmonite.
Per la Procura di Bari non sarebbero state attuate le misure necessarie a prevenire la diffusione del batterio. Cinque le persone al momento indagate, a vario titolo, per omissione d'atti d'ufficio e morte come conseguenza di altro reato: tra loro anche direttore generale Giovanni Migliore, del direttore sanitario sanitario Matilde Carlucci, del direttore amministrativo Tiziana Di Matteo, del vice direttore sanitario Giuseppe Calabrese e del capo dell'area tecnica, Claudio Forte. Nella nota si ribadisce che le direzioni coinvolte hanno "lavorato in maniera encomiabile e impeccabile nell'interesse dei malati, mettendo i propri medici costantemente in condizione di esprimere al meglio le proprie professionalità al servizio dei pazienti e della cittadinanza".