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Cronaca

Donne vittime di violenza, al Policlinico la 'stanza rosa' dedicata ad Anna Costanzo

L'iniziativa rientra nel progetto 'Binario rosa' avviato dal nosocomio barese per fornire un'assistenza specifica alle donne che hanno subito violenza. La stanza è stata intitolata la truccatrice del Petruzzelli uccisa dall'ex compagno nel 2009

Una 'stanza rosa' nel Policlinico di Bari per accogliere e offrire assistenza alle donne vittime di violenza, intitolata ad Anna Costanzo, la truccatrice del Petruzzelli uccisa dall'ex compagno nella sua casa di San Girolamo la notte dell'11 luglio 2009. La stanza, parte dell'iniziativa 'Binario rosa' avviata dal nosocomio barese, è stata inaugurata oggi con una cerimonia a cui hanno preso parte, tra gli altri, anche i fratelli della vittima, Michele e Francesco Costanzo.

"L'iniziativa - ha detto l'assessore comunale al Welfare, Ludovico Abbaticchio - è la prima in un capoluogo di regione e nasce grazie alla collaborazione tra enti locali, associazioni e direzione del Policlinico per dimostrare che Bari è una città che non dimentica e che vuole crescere per il bene della collettività. Presto sarà aperto - è stato annunciato - lo stesso percorso 'in rosa' presso il Pronto soccorso dell'Ospedale San Paolo proprio per creare una rete di solidarietà territoriale".

"L'impegno della Regione - ha spiegato l'assessore regionale alla Sanità, Elena Gentile - si concretizza nella creazione dei Centri di ascolto e delle Case Rifugio per le donne vittime di violenza. Ci stiamo impegnando anche per la formazione degli operatori socio-psico-sanitari che devono assistere professionalmente le donne".

"Come magistrato - ha ricordato il sindaco di Bari, Michele Emiliano - mi è capitato di considerare che le donne vittime di violenza spesso non erano garantite malgrado fossero il principale testimone di giustizia, quindi considero questa iniziativa fondamentale non solo per la tutela delle vittime ma anche per lo sviluppo delle indagini penali".

Alla cerimonia è intervenuta anche la signora Agnese, infermiera professionale, che ha riportato la sua testimonianza come donna vittima di tentativo di violenza proprio all'interno della struttura ospedaliera barese ed assistita dagli operatori del pronto Soccorso - ha detto - "con grande professionalità e rispetto della privacy".

La donna ha chiesto al direttore del pronto soccorso dott.Francesco Stea "di potere essere destinata a questo reparto in rosa proprio per assistere le altre donne vittime di violenza" ed il suo desiderio è stato esaudito proprio perchè - ha precisato Stea - "si tratta di una risorsa umana utile per l'accoglienza delle donne".

"Il servizio sanitario nazionale è proiettato verso questo tipo di interventi - ha concluso il direttore del policlinico Vitangelo Dattoli -. Noi siamo soddisfatti di essere tra i primi ad averlo attuato, sappiamo che prossimamente verrà aperto anche la Niguarda di Milano".

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