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Cronaca

Referendum, niente servizio ai seggi per la Municipale. Sindacati sul piede di guerra

Polemiche per la decisione del Ministero dell'Interno di escludere la Polizia locale dai servizi di vigilanza ai seggi elettorali. I sindacati ricordano i servizi di ordine pubblico già svolti a Bari dalla Municipale, come la scorta sui mezzi Amtab o il presidio all'ex Set: "Allora siano immediamente sospesi anche quelli"

Polizia municipale esclusa dai servizi di vigilanza ai seggi elettorali in occasione del referendum del 17 aprile. Una decisione, quella comunicata in questi giorni dal Ministero dell'Interno, che sta provocando la protesta dei sindacati.

In una nota trasmessa dalla Questura di Bari alla Polizia municipale, si annuncia, sulla base delle disposizioni dal Ministero, la revoca "dei servizi di vigilanza ai seggi elettorali in concorso" per la polizia locale (come avvenuto in vece in passato), alla luce della necessità - come deciso dal Ministero - di "procedere alla pianificazione dei correlati dispositivi di sicurezza e vigilanza attraverso l'impiego del solo personale delle forze di polizia di cui all'art. 16 legge 121/81".

"E' del tutto paradossale che il Ministero a ridosso della tornata elettorale referendaria del 17/4 p.v. assuma una decisione tale, rischiando di mettere in crisi l'intera programmazione, già definita ed avviata, dell’organizzazione elettorale del Comune di Bari", protestano in una nota congiunta i rappresentanti sindacali della Polizia municipale delle sigle Cgil, Cisl, Uil.

"Appare anche strano - proseguono i sindacati - che lo stesso Ministero dimentichi che da sempre il Personale della Polizia Locale espleta servizi, disposti all'interno dei tavoli dei Comitati per la Sicurezza e l'Ordine Pubblico, a cui si cerca di dare una veste giuridica diversa nonostante siano veri e propri servizi di Ordine Pubblico". "In tal senso - si legge ancora nella nota - è appena il caso di rammentare alcuni dei servizi svolti, in forma diretta e non ausiliaria, dagli Operatori della Polizia Municipale di Bari che si configurano con gli aspetti reali di tenuta dell'Ordine Pubblico: scorta mezzi pubblici AMTAB; presidio fisso sulle piazze A. Moro e Umberto; presidio mensa poveri. Tutti servizi svolti in eterna solitudine da parte degli operatori della Polizia Locale".

"Pertanto - annunciano i sindacati - alla luce delle precisazioni poste dallo stesso Ministero che esclude il personale dalla Polizia Locale dai servizi elettorali, si diffida dall’impiego e si chiede l'immediata sospensione di tutti i servizi di cui sopra – a questo punto di chiara ed esclusiva competenza delle Forze di Polizia ad ordinamento Statale - e si chiede altresì un incontro urgente per rivedere il fabbisogno elettorale del Comune di Bari".

Se le richieste avanzate resteranno inascoltate, annunciano ancora i rappresentanti di Cgil, Cisl e Uil, "saranno poste in essere forme di protesta significative anche con la riconsegna presso la struttura di appartenenza di tutti i dispositivi in dotazione agli operatori della Polizia Municipale con la conseguente proclamazione dello stato di agitazione".

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