Cantieri Margherita e Mercato del Pesce, prende forma il Polo delle Arti
Sopralluogo, questa mattina, del sindaco Decaro e degli assessore Maselli e Galasso per verificare i lavori all'interno dei due edifici. Consegna prevista a fine 2018-inizio 2019
Un anno e mezzo circa di lavori e Bari potrà tornare a riavere il Margherita e il Mercato del Pesce, in una veste totalmente rinnovata, tasselli fondamentali del Polo Contemporaneo delle Arti: procedono senza sosta i cantieri all'interno delle due strutture, destinate a diventare contenitori culturali e turistici estremamente versatili e moderni, senza però cancellarne identità e storia. Questa mattina il sindaco Antonio Decaro e gli assessori Silvio Maselli e Giuseppe Galasso hanno effettuato, assieme alla soprintendenza e alle ditte appaltatrici, una passeggiata all'interno dei due edifici, in cui polvere e ponteggi nascondono quello che verrà, lasciando alle tavole stampate i rendering del futuro aspetto esterno e interno. Il recupero di entrambi i contenitori è stato finanziato con circa 10 milioni di euro attraverso fondi concessi dalla Regione Puglia. Ad effettuarlo, rispettivamente per Margherita e Mercato, le ditte 'Rossi restauri' di Turi e 'Vincenzo Modugno Srl' di Capua (Caserta): "I lavori - ha spiegato il sindaco Decaro - avanzano speditamente all'interno del vecchio teatro e sono stati avviati nel mercato. Saranno luoghi attrattivi per il turismo come stiamo già facendo in altre parti della città".
L'ex teatro diventerà uno spazio estremamente versatile e modificabile a seconda delle esigenze degli artisti. L'ingresso coperto dalla cupola sarà trasformato in una piazza aperta alla cittadinanza, dalla quale si accederà anche a una panoramica vista sul molo San Nicola: "All'interno del foyer - spiega Emilia Pellegrino, progettista dei lavori - l' intervento terminato. Si è deciso di lasciare le decorazioni del soffitto senza ulteriori decorazioni evitando cornici e basi. La predisposizione degli spazi è quasi completata. Sarà inoltre valorizzato l'ingresso laterale che darà direttamente nell'ambiente sotto la torre scenica. Questa struttura sarà pienamente recuperata con l'ampliamento dei ballatoi da adibire a mostre o a luoghi per godere degli spettacoli". La sala e il palcoscenico avranno una pavimentazione uniforme, in modo da poter consentire massima libertà di installazione e allestimento: "Quando abbiamo avuto quest'intuizione di modificare e continuare il lavoro già fatto dalla precedente amministrazione - spiega l'assessore cittadino alle Culture - Silvio Maselli - abbiamo detto che questo posto doveva rimanere il più possibile così com'è. Siamo contrari alle white box, alle bolle lattee dove l'artista è condizionato dal candore e dalle superfici. Il Margherita dialogherà col pubblico perché nello stesso momento si potrà fare musica, assistere a una mostra d'arte e mangiare o semplicemente entrare in una piazza all'aperto perché il foyer è stato progettato per essere uno spazio per tutti. Il Margherita sarà in costante connessione col nuovo Mercato del Pesce e Bari avrà i contenitori culturali che le sono sempre mancati".
A pochi metri di distanza, infatti, sono cominciati i lavori per il recupero dell'ex mercato, dopo un ritardo dovuto al trasferimento degli uffici dell'Assessorato al Patrimonio a San Pasquale. Al piano terra sarà realizzata una galleria dei sapori a km zero con stand e la possibilità di mangiare e prendere un aperitivo direttamente dalle bancarelle, sul modello di città come Madrid, Barcellona e Copenaghen. Una caffetteria e gli uffici del Polo Contemporaneo delle Arti troveranno invece posto al livello-mezzanino. Il primo piano sarà dedicato a gallerie e residenze d'artista. La 'chicca', però, sarà rappresentata dalla grande terrazza panoramica con affaccio su piazza Ferrarese e Lungomare. Nel frattempo le paratie dell'area di cantiere attorno all'ex mercato saranno decorate da artisti rappresentando un tentacolo di polpo gigante mentre abbraccia i monumenti principali di Bari e dall'altra parte verrà raffigurata una prospettiva della muraglia.
A rendere più uniforme l'assetto stradale tra i due edifici, potrebbe esserci invece una piazza destinata a sostituire la selva di semafori all'incrocio tra Lungomare, corso Cavour e corso Vittorio Emanuele, creando una vero e proprio punto di congiunzione tra gli assi viari del Murattiano: "L'obiettivo - spiega l'assessore Galasso - è ovviamente anche quello di rifare gli spazi esterni, riducendo al minimo le aree asfaltati per le vetture e aumentare i camminamenti favorendo la presenza di cittadini e turisti".