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Cronaca

Premiata in Comune la scienziata Francesca Rossiello, Maselli: "La città le è riconoscente"

La giovane ricercatrice ha pubblicato uno studio sull'invecchiamento cellulare. Presente anche Luigi Santacroce, coautore di un importante pubblicazione contro il cancro

È stata premiata questa mattina, dal presidente della Commissione Culture Giuseppe Cascella e dall’assessore alle Culture Silvio Maselli, la giovane scienziata barese Francesca Rossiello, autrice di un importante studio sull’invecchiamento cellulare. La cerimonia, che ha visto la presenza del professor Luigi Santacroce, coautore di un importante pubblicazione contro il cancro, si è tenuta a Palazzo di Città.

“Oggi siamo qui a darle il riconoscimento dell’intera città di Bari per il suo lavoro di ricerca, straordinariamente importante per l’umanità - ha dichiarato Silvio Maselli prima di consegnare alla scienziata una targa -. La ricerca scientifica ci insegna che passo dopo passo, tassello dopo tassello, si arriva a definire la grande battaglia che l’uomo ha ingaggiato nei confronti della natura per scoprire le cause da rimuovere per garantire all’essere umano il maggior benessere possibile.

“La città di Bari” - ha proseguito Giuseppe Cascella - intende rendere merito a Francesca Rossiello per il valore dei suoi studi sull’invecchiamento cellulare. La ricerca è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista scientifica Nature Communications e condotta dal team di ricerca dell'IFOM (Istituto FIRC di Oncologia Molecolare) di Milano. Il suo impegno, la sua determinazione ma soprattutto la sua competenza scientifica ci riempiono di orgoglio. Grazie, dunque, a Francesca Rossiello, che ha saputo declinare scientificamente l’antico culto dell’eterna giovinezza”.

La Rossiello si è detta “emozionata e lusingata per il riconoscimento della amministrazione comunale che testimonia l’attenzione delle istituzione per il lavoro scientifico svolto. Questa ricerca - ha spiegato - ha portato a una comprensione più avanzata di come avviene la segnalazione all’interno della cellula della presenza di telomeri danneggiati e allo sviluppo di soluzioni per prevenirla e getta le basi per ulteriori studi volti a prevenire l’invecchiamento cellulare in patologie quali la cirrosi epatica, la fibrosi polmonare, l’aterosclerosi, il diabete, la cataratta, l’osteoporosi e l’artrite o in malattie rare come la progeria, caratterizzata da un forte invecchiamento precoce”.
 

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