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Martedì, 28 Marzo 2023
Cronaca

Udienze in videoconferenza o con pochi imputati: il Tribunale si prepara alla ripresa post lockdown da Covid

Le direttive sono state inserite nel decreto pubblicato oggi dal presidente del Tribunale di Bari, De Facendis. I processi si potranno tornare a celebrare dal 12 maggio

Saranno in videoconferenza le udienze nel Tribunale di Bari, con la possibilità - in caso di problemi - di indirle a porte chiuse o con poche persone alla volta in aula. Sono le nuove direttive al tempo del Coronavirus introdotte dal nuovo decreto pubblicato oggi dal presidente del Tribunale, Domenico De Facendis. Dove si evidenzia, appunto, la necessità di evitare assembramenti all’interno degli uffici giudiziari e contatti ravvicinati tra le persone.

Da qui le direttive da applicare nei tribunali civili, penali e del lavoro, ampliando l’elenco dei processi che si potranno trattare. A partire dal 12 maggio, infatti, dopo la sospensione di tutte le cause non urgenti disposta dal Governo per fronteggiare l'emergenza coronavirus, si potranno tornare a celebrare tutte le udienze la cui trattazione sarà "compatibile con le misure di prevenzione del contagio" si legge nel decreto. Rimarranno privilegiati comunque i collegamenti da remoto e in video conferenza o con scambio e deposito in telematico di note scritte per le udienze in ambito civile, mentre, se in presenza, le udienze si svolgeranno a porte chiuse e suddivise in rigide fasce orarie. "Anche per il penale le convalide degli arresti - scrive De Facendis - e le direttissime saranno, quando possibile, in videoconferenza, e si ricominceranno a celebrare i processi ordinari dinanzi alle sezioni dibattimentali «con un massimo di quattro imputati liberi".

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