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Cronaca

Minacce ai calciatori del Bari per perdere le partite: assolti tre ex capi Ultras, "il fatto non sussiste"

Definitiva la sentenza nei confronti di Alberto Savarese detto 'Il parigino', Roberto Sblendorio e Raffaele Loiacono, accusati di violenza privata aggravata nell'ambito di uno dei processi sul calcioscommesse

Scagionati "perché il fatto non sussiste": sono diventate definitive le assoluzioni per i tre ex capi ultrà del Bari Alberto Savarese detto 'Il parigino', Roberto Sblendorio e Raffaele Loiacono, accusati di violenza privata aggravata in uno dei processi baresi legato al calcioscommesse. La sentenza di primo grado era stata emessa a giugno scorso e, dopo il deposito delle assoluzioni, non vi è stata impugnazione da parte della Procura di Bari.

Savarese, Sblendorio e Loiacono, difesi dall'avvocato Gaetano Sassanelli, erano accusati di minacce nei confronti di alcuni giocatori del Bari per costringerli, con l'obiettivo di fare soldi con le scommesse, a perdere due partite della Serie A 2010-2011, ovvero Cesena-Bari del 17 aprile 2011 e Bari-Sampdoria di 7 giorni dopo, entrambi persi dai biancorossi per 1 a 0. Secondo le indagini dei Carabinieri,  coordinate dal pm Giuseppe Dentamaro, i tre sarebbero stati pronti a scatenare scontri con gli ultrà del Foggia, avrebbero meditato un'azione punitiva nei confronti dell'ex portiere barese Jean François Gillet e covato propositi ritorsivi nei confronti di due giornalisti che li avevano criticati. I tre erano stati arrestati il 10 maggio 2012 e quindi condotti prima in carcere e poi ai domiciliari, fino ad agosto dello stesso anno. Il processo, iniziato nel 2013, si è concluso nel 2019.

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