Sottrassero oltre 1,2 di euro di tributi al Comune di Terlizzi: due condanne per peculato
Tre anni e 6 mesi di reclusione per la dirigente comunale e 5 anni per Vito Redavid, ex legale rappresentante della Censum, società di riscossione tributi, dichiarata poi fallita
Il Tribunale di Trani ha condannato per concorso in peculato una dirigente del Comune di Terlizzi, Francesca Panzini a 3 anni e 6 mesi di reclusione e l’ex legale rappresentante della Censum (società di riscossione tributi, dichiarata poi fallita) Vito Redavid, a 5 anni di reclusione: i due sono accusati di essersi appropriati dei versamenti dei tributi locali destinati al Comune di Terlizzi per una cifra di circa 1,2 milioni di euro. Panzini e Redavid, sono stati invece assolti dagli altri due capi di imputazione, abuso d’ufficio e tentata concussione. Le indagini della GdF, coordinate dalla Procura di Trani, portarono nel maggio 2013 all’arresto dei due imputati e diedero avvio anche ad un procedimento dinanzi alla Corte dei Conti tuttora pendente.Oltr
Il Tribunale tranese ha disposto la confisca di oltre 1 milione di euro, corrispondenti all’ammontare complessivo dei tributi riscossi ma mai versati nelle casse comunali. Gli imputati, inoltre, sono stati condannati anche al pagamento dei risarcimenti danni alle parti civili, il Comune di Terlizzi e il movimento politico Città Civile, difeso dall’avvocato Michele Di Pinto. Al Comune di Terlizzi, costituito solo nei confronti dell’imprenditore, è stata riconosciuta una provvisionale immediatamente esecutiva di 100 mila euro.