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Cronaca

Processo escort, ultima udienza. Began piange in aula: "Ho amato Berlusconi"

Alle battute finali il processo che vede imputate sei persone, tra cui l'imprenditore Gianpaolo Tarantini e l'attrice Sabina Began, che, per la prima volta in aula, ha reso dichiarazioni spontanee

Arriverà venerdì prossimo la sentenza del 'processo escort'. Questa mattina in Tribunale si è svolta l'ultima udienza del processo, in cui sono imputate - con le accuse di reclutamento, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione - sette persone, tra cui l'imprenditore Gianpaolo Tarantini e Sabina Beganovic, definita "l'ape regina" delle feste organizzate nelle residenze private dell'ex premier Berlusconi fra l’estate 2008 e la primavera 2009.

Oggi si sono tenute le arringhe difensive degli avvocati di tre imputati - Tarantini, Began (entrambi presenti in aula) e Verdoscia, ex socio di Tarantini - dopo le quali i giudici dovranno valutare se ritirarsi in camera di consiglio per la sentenza. Il Tribunale dovrà decidere se in quelle cene a Palazzo Grazioli, Arcore e Villa Certosa le donne fossero indotte a prostituirsi con l’allora premier o se si trattasse solo di 'cene mondane'.

Intanto in apertura dell'udienza, Sabina Began, per la prima volta in aula dall'inizio del processo - cominciato circa due anni fa - ha voluto rendere una dichiarazione spontanea. Con la voce rotta dal pianto, la donna ha raccontato di aver organizzato quelle cene perchè amava Berlusconi e avrebbe "fatto tutto per lui".  "Per me è stato prima un fidanzato e poi un padre", ha aggiunto la began, "ho dichiarato di aver fatto i "bunga bunga" ma tutti sanno che non era vero". "Io lavoravo - ha detto ancora la donna - non avevo bisogno di far prostituire ragazze per guadagnare. Ho organizzato tante cene, l'ho fatto per lui, volevo compiacerlo, oggi mi pento e chiedo perdono a Dio".

Anche Tarantini, presente in aula, ha reso dichiarazioni spontanee. Nel processo sono costituite parti civili quattro delle 26 donne che parteciparono a quelle cene, tra le quali Patrizia D’Addario, che ha chiesto un risarcimento danni di un milione di euro.

*Ultimo aggiornamento ore 19

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