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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Japigia

Estorsioni nei cantieri edili di Japigia, chieste 37 condanne per il clan Parisi

Per gli imputati il pm ha chiesto pene comprese tra i 14 e 16 anni di reclusione. Il capoclan Savinuccio Parisi rischia otto anni di carcere

Trentasette condanne e pene comprese tra i 14 e 16 anni di reclusione: questa la richiesta del Pm nell'ambito del processo che vede imputati diversi membri del clan Parisi. Il fascicolo della Procura di Bari parla di decine di episodi di estorsione ai cantieri edili, compiuti - secondo l'accusa - imponendo guardiani e carichi di merci da fornitori amici. Nel processo figura anche il Savinuccio Parisi, capo del clan che controllava Japigia, per il quale il pm della Dda di Bari - Patrizia Rautiis - ha chiesto otto anni di reclusione.

Le richieste del Pm

Non è sua, invece, la pena più alta richiesta dal pm: per il nipote del boss, il 31enne Tommaso Parisi, soprannominato 'Frichicchio', è stata chiesta una condanna a 14 anni di carcere. Condanne rispettivamente a 12 e a 10 anni di reclusione sono state chieste per i fratelli del boss, Giuseppe (detto 'Mames') e Michele Parisi ('Gelatina') e a 10 anni per il boss Eugenio Palermiti. Tra gli imputati ci sono anche alcuni imprenditori edili accusati di concorso esterno in associazione mafiosa, per i quali la Dda ha chiesto condanne fra i 6 anni e 8 mesi di carcere e i 4 anni e 6 mesi.

Il processo

Il processo sta venendo celebrato con rito abbreviato dinanzi al gup del Tribunale di Bari Alessandra Susca. I fatti contestati risalgono agli anni 2010-2015, con gli imputati che rispondono, a vario titolo, di associazione mafiosa, estorsione, detenzione e porto di armi, lesioni personali, violazione di domicilio, invasione di terreni ed edifici, furto, illecita concorrenza con minaccia e violenza, favoreggiamento. Nel processo si sono costituiti parti civili Comune di Bari, IACP, Associazione Antiracket, Ance, Confindustria, due aziende edili (Debar Costruzioni spa e Spazi Moderni srl) e tre imprenditori baresi, che hanno quantificato risarcimenti danni fino a 100mila euro. Le arringhe inizieranno il 4 ottobre e la sentenza è attesa per gennaio.

Le indagini

Le indagini della Squadra Mobile coordinate dalla Dda di Bari portarono nel marzo 2016 all'arresto di 30 imputati nel blitz cosiddetto 'Do ut des'. In carcere finì anche Tommy Parisi, cantante neomelodico e figlio del boss 'Savinuccio', poi scarcerato dal gip un paio di settimane dopo l'arresto, che non ha scelto il rito alternativo ed è a giudizio con altre 18 persone.

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