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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Processo "Hinterland", il Tribunale boccia il decreto di giudizio immediato

Rispediti al pm inquirente gli atti per la richiesta di giudizio immediato per 27 presunti affiliati ai clan Stramaglia e Di Cosola. La richiesta violerebbe il diritto di difesa per 11 imputati e dovrà quindi essere riformulata

Richiesta di giudizio immediato da rifare per il processo "Hinterland", che vede coinvolti 27 presunti affiliati ai clan Stramaglia e Di Cosola. Il Tribunale di Bari ha infatti dichiarato la nullità del decreto, inviando nuovamente gli atti al pm inquirente della Dda Desiré Digeronimo, che ha riformulato la richiesta di giudizio immediato su cui dovrà pronunciarsi per la seconda volta il gup Gianluca Anglana. La richiesta bocciata dal Tribunale avrebbe violato il diritto alla difesa per 11 imputati, oltre a contenere alcuni capi di imputazione troppo generici. Ora il gup dovrà valutare se - così sostenuto dal pm - le prove raccolte dalla pubblica accusa a carico degli indagati sono evidenti e consentono, quindi, di saltare l'udienza preliminare e di approdare al dibattimento.

Nello stesso processo sono coinvolti altri 63 imputati che vengono giudicati con rito abbreviato per associazione mafiosa finalizzata al traffico di droga e alle estorsioni. Tra di essi, oltre al presunto capo clan Antonio Di Cosola, anche sei donne che  si sarebbero occupate di gestire lo spaccio della droga e la gestione del denaro. Secondo le indagini, la droga destinata al mercato di Bari e provincia veniva acquistata su tre diverse piazze: Cerignola, Torre Annunziata e l'Olanda.

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