Processo strage ferroviaria Andria-Corato, cambiano ancora i giudici: De Luce lascia a fine settembre il collegio
Ad annunciarlo è stato lo stesso presidente del collegio giudicante, adducendo motivi personali e legati al suo ruolo. Già un anno fa erano stati ricusati i giudici
Cambierà il collegio di giudici del Tribunale di Trani davanti a cui si celebra il processo sullo scontro tra i due treni di Ferrotramviaria, che portò a luglio del 2016 alla morte di 23 persone e al ferimento di altre 51. Ad annunciarlo è stato l'attuale presidente del collegio giudicante, Antonio De Luce, indicando che dal prossimo 23 settembre sarà sostituito per impegni legati all'ufficio di presidenza e per motivi personali. Già un anno fa, su richiesta delle parti, c'era stata la ricusazione dei precedenti giudici.
De Luce ha chiesto alle parti che quando saranno chiamati a farlo, dinanzi al nuovo collegio, prestino il consenso alla rinnovazione degli atti. Il rischio, infatti, è che in caso di mancato consenso il processo possa tornare indietro. Le parti a quanto si apprende da fonti forensi - sarebbero orientate a salvare ciò che fino ad ora si è fatto in aula. Nel processo sono imputate la società Ferrotramviaria e 17 persone fisiche, tra dipendenti e dirigenti dell'azienda, dirigenti del Ministero dei Trasporti e dell'Ustif, accusati a vario titolo di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso. Sono costituite come parti civili la Regione Puglia, i Comuni di Corato, Andria e Ruvo di Puglia, associazioni e familiari delle vittime. Ferrotramviaria, Ministero dei Trasporti e Regione Puglia sono stati citati anche in qualità di responsabili civili.