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Cronaca

Undicenne morto sul campo di calcio a Japigia, il Comune parte civile nel processo

Nuova udienza del processo per la morte del piccolo Giorgio Gernone. Il ragazzino morì a luglio 2011 dopo essere stato travolto da una porta di calcetto in un centro sportivo di Japigia. Oggi Giorgio avrebbe compiuto 13 anni

Avrebbe festeggiato oggi il suo tredicesimo compleanno Giorgio Gernone, il bambino morto a Bari il 17 luglio 2011, dopo essere stato travolto da una porta di calcetto nel centro sportivo 'Di Palma Sport' al quartiere Japigia. E nel giorno del suo compleanno si è celebrata davanti al giudice monocratico del Tribunale di Bari, Chiara Civitano, una nuova udienza del processo sulla sua morte, in cui è imputato, con l'accusa di omicidio colposo, il titolare della struttura, Cesare Di Palma. In udienza preliminare si erano già costituiti parti civili i genitori e la sorella della giovane vittima. Nelle scorse udienze è stato ammesso come parte civile anche il Comune di Bari. Oggi in aula è stato sentito uno dei carabinieri che eseguirono un sopralluogo nella struttura. Sono stati inoltre acquisiti i verbali di sommarie informazioni rese nell'immediatezza dei fatti da quattro ragazzi minorenni che il giorno della tragedia si trovavano nel centro sportivo. La prossima udienza è fissata per il prossimo 26 settembre, quando saranno sentiti l'ultima testimone dell'accusa e l'imputato. Dalle indagini dei carabinieri, coordinati dal pm della Procura di Bari Giuseppe Dentamaro, è emerso che il ragazzino stava cercardo di appendersi alla rete e alla traversa di una porta di calcetto quando l'ancoraggio ha ceduto, travolgendolo. La traversa lo ha colpito al capo procurandogli un trauma esteso e profondo che lo ha portato in breve alla morte. (Fonte Ansa)

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