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Cronaca

Al via il processo a Bitonto per il naufragio della Norman Atlantic: norme Covid e nuove parti civili in aula

Sono 32 gli imputati per l'incidente che costò la vita a 31 persone. Alle 61 parti civili già costituite in udienza preliminare si sono aggiunte quelle dei ministeri dei Trasporti, dell’Interno, dell’Ambiente e della Protezione Civile

Al via il processo nell'ex Sezione distaccata di Bitonto il processo sulla Norman Atlantic, la nave affondata nella notte tra il 27 e il 28 dicembre del 2014 dopo che a bordo era scoppiato un rogo mentre navigava al largo delle coste albanese. Un incidente che costò la vita a 31 persone, provocando anche il ferimento di 64 passeggeri. 

Sono circa 70 le parti civili, divise in tre diverse aule su due piani videocollegate per non creare assembramenti nel rispetto delle norme Covid. All’ingresso tutti sono stati sottoposti a misurazione della temperatura con termoscanner e nelle aule c’è l’obbligo di indossare le mascherine. Alle 61 parti civili già costituite in udienza preliminare – superstiti, familiari delle vittime e società che trasportavano merci – si sono aggiunte quelle dei ministeri dei Trasporti, dell’Interno, dell’Ambiente e della Protezione Civile, sulla cui costituzione il Tribunale di Bari si è al momento riservato.

Sono 32 gli imputati nel processo, ovvero Carlo Visentini della società Visemar, proprietaria del traghetto, i due legali rappresentanti della greca Anek Lines, noleggiatrice della nave, il comandante Argilio Giacomazzi, 26 membri dell’equipaggio e anche le due società. Agli imputati i pm Ettore Cardinali e Federico Perrone Capano contestano, a vario titolo, i reati di cooperazione colposa in naufragio, omicidio colposo e lesioni colpose plurime oltre a numerose violazioni sulla sicurezza e al codice della navigazione.

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