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Cronaca Bitonto

Il rispetto dell'ambiente si impara attraverso esperienze partecipate: a Bitonto nasce il progetto 'GenerAzioni Eco'

L'iniziativa ha ottenuto un finanziamento dal bando Puglia Partecipa. "Vogliamo promuovere le azioni di sensibilizzazione attraverso attività concrete e diversificate di 'avvicinamento' al verde" spiegano gli organizzatori

Definire i comportamenti e i modelli di azione condivisi dalla comunità in tema di ecologia, ambiente e stili di vita: vuole sensibilizzare al rispetto della natura, il progetto 'GenerAzioni Eco', nato a Bitonto e supportato da una rete costituita da diverse associazioni ed enti nel Barese: Oratorio Anspi “S.Agostino”, anche l'IISS “Volta – De Gemmis”, il liceo scientifico – artistico “Galilei”, l'associazione di promozione sociale Mat5, Banco delle Opere di Carità, Legambiente, Arci “Kirikù”, Masseria Lama Balice, Centro sociale dell'anziano, l'Accademia “Vitale Giordano”, il Gruppo Intini Srl e l'associazione Just Imagine.

Il progetto 

L'iniziativa, che ha ottenuto un finanziamento dal bando 'Puglia Partecipa' della Regione, intende promuovere le azioni di sensibilizzazione attraverso esperienze concrete e diversificate di 'avvicinamento' al verde e mediante l’attivazione di cantieri civici di progettazione, finalizzati a creare ulteriori azioni di educazione ambientale e solidale.  "Per raggiungere l'obiettivo si avvierà un processo in grado di non esaurirsi con la conclusione del progetto, ma di continuare perpetuando forme di cittadinanza attiva che coinvolgano non solo le nuove generazioni ma diverse fasce di età, con un approccio intergenerazionale - spiegano gli organizzatori - Con l'obiettivo di  stimolare un coinvolgimento di varie fasce sociali nella salvaguardia ambientale e nella sua promozione, attraverso strumenti di comunicazione analogica e digitale, credendo che il rispetto per l’ambiente produca non solo benessere, ma anche ricchezza e sviluppo.  L’ambiente che ci circonda, ci appartiene, è proprietà di tutti e di ciascuno". 

Primi destinatari sono naturalmente i giovani, ai quali si parlerà attraverso il gioco, la magia delle narrazioni, l’esplorazione del territorio, per arrivare alla realizzazione di azioni concrete, che li rendano protagonisti attivi e consapevoli del processo partecipativo. Con l'obiettivo di investire partendo dall’educazione delle fasce giovanili, affinché si formi quella coscienza civica indispensabile alla vita e al progresso di una comunità. Senza dimenticare le periferie, dove anche scuole ed associazioni progetteranno insieme istanze da porre all’attenzione della comunità e delle istituzioni, all’interno di un percorso che prevede il confronto, la ricerca, l’osservazione e la rielaborazione di esperienze. 

"Lo scopo è di innescare un processo che potrebbe non concludersi mai, la realizzazione di un cantiere aperto, in cui si “generino azioni” e “germoglino” nuove pratiche di accudimento verso quel mondo naturale prezioso che è intorno a noi e che fa parte del nostro presente, passato e futuro" spiegano. 

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