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Bullismo e cyberbullismo raccontati con la realtà aumentata: a Bari il progetto #NeipannidiCaino. "Attenzione ai linguaggi sessisti dei rapper"

All'AncheCinema sono stati presentati i risultati della progettualità nazionale che ha coinvolto 18 scuole pugliesi, facendogli vestire i panni vittima o vivendo sulla propria pelle le intenzioni dell’autore grazie ai visori

Mettersi nei panni della vittima o vivere sulla propria pelle le intenzioni dell'autore, attraverso i visori per la realtà aumentata. Un'esperienza che hanno vissuto 18 scuole pugliesi con alunni di età tra i 14 e i 19 anni, attraverso il progetto #Neipanni di Caino, promosso dalla Polizia in collaborazione con il Dipartimento di Psicologia dell'Università 'La Sapienza' di Roma.

All'AncheCinema sono stati presentati i risultati del progetto nazionale in Puglia, che ha visto sei istituti scolastici nel Barese, quattro nel Tarantino, tre nel Foggiano, due nel Leccese e uno nella Bat. Obiettivo del progetto, come spiegato dal questore Signer al microfono di BariToday, è quello di utilizzare linguaggi comunicativi più vicini ai giovani, per raccontare problematiche difficili, "ancora più necessario quando rapper e media portano alla ribalta temi e linguaggi sessisti".

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