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Cronaca

Sostegno ai minori a rischio allontanamento, il progetto P.I.P.P.I potenziato con i fondi del Pnrr: "Introdurremo l'attività delle orchestre sociali"

L'iniziativa entra nel suo 11esimo anno d'azione, coinvolgendo 100 adulti e minori, e includendo le attività dell'Associazione Musica in gioco, guidata dal maestro Gargiulo. "Così vivono meglio la relazione con i propri pari, ma sussistono anche benefici nel controllo dell'iperattività e nell'apprendimento"

Un sostegno per 100 persone, tra minorenni e adulti, così da diminuire il rischio allontanamento dei piccoli dalla propria famiglia per situazioni di disagio. Sarà finanziato con un totale di 210mila euro dai fondi Pnrr il progetto triennale 'P.I.P.P.I. Programma di Intervento per la Prevenzione dell’Istituzionalizzazione', che per la sua 11esima edizione si potenzia, estendendo non solo il suo raggio d'azione sul territorio barese ma anche le attività proposte ai giovani in difficoltà. 

L'orchestra sociale

Tra le novità più importanti annunciate dall'assessore al Welfare, Francesca Bottalico, ci sono le 'orchestre sociali', che continueranno a trovare spazio all'interno della scuola San Filippo Neri di Bari: "I bambini entrano nelle orchestre senza alcuna preparazione antecedente - racconta a BariToday il maestro Andrea Gargiulo, direttore artistico dell'associazione Musica in gioco - e lì fanno una serie di attività in gruppo. Non ci sono solo i bambini del progetto, ma anche minorenni con disabilità e con sindrome di down, si impara e si cresce insieme". Gli strumenti sono i comodato d'uso, ma i gruppi classi sfruttano anche la body percussion. "I benefici sono siocuramente dalle attività pro sociali, quindi vivono meglio la relazione con i propri pari - aggiunge Gargiulo - ma le neuroscienze mostrano anche benefici nel controllo dell'iperattività e nell'apprendimento, soprattutto in ambito matematico". Risultati confermati anche dalle ricerche delle Università di Oxford e di Bari. Le classi a fine anno poi tengono un concerto aperto al pubblico su un grande palcoscenico come quello del Petruzzelli.

Gli altri 'dispositivi' del progetto 

Di fianco alle novità, c'è poi l'esperienza di 10 anni di attività già svolta dalle associazioni del territorio - coordinate dalla Cooperativa Gea vincitrice dell'appalto - in collaborazione con l'Assessorato al Welfare e con l'Asl di Bari, che segnalano le famiglie da seguire. "Seguiamo le famiglie 'negligenti', ovvero quelle che hanno bisogno di un supporto  - Samanta Faccilongo, coordinatrice del servizio P.I.P.P.I - Tra i dispositivi utilizzati ci sono quelli dell'educativa domiciliari, dei laboratori creativi, ma anche le famiglie d'appoggio, ovvero quei nuclei familiari che vanno a mettersi in gioco in prima persona per aiutare chi è più in difficoltà". È partita anche l'educativa domiciliare sperimentale che prevede "maggior supporto per l'accompagnamento a scuola - aggiunge - e per l'inserimento nelle attività pomeridiane", che si vanno ad aggiungere ai gruppi di mutuo aiuto e ai gruppi scuola.

"Dal primo dicembre è partito il P.I.P.P.I 11, ovvero l'undicesima annualità del servizio - prosegue Grazia Vulpis, presidente della cooperativa sociale Gea - abbiamo raggiunto un numero di famiglie pari a 20, con la nuova annualità arriveremo a coprire un massimo di altre 20 famiglie su tutti i quartieri della città". Il programma P.I.P.P.I. 11 è finanziato con fondi P.N.R.R. M5C2S1 Intervento 1.1.1, ovvero la linea dedicata al sostegno alla capacità genitoriale e prevenzione della vulnerabilità delle famiglie e dei bambini. 

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