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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Libertà / Corso Giuseppe Mazzini

Proiettili e fori nelle saracinesche al mercato di corso Mazzini. Decaro va in Questura: "Parassiti non ci fanno paura"

Il sindaco denuncia gli episodi nel mercato di corso Mazzini, probabilmente legati al progetto del Comune di installare telecamere. E il primo cittadino sceglie un linguaggio forte per rivolgersi ai malavitosi: "Questi proiettili? Come supposte, sapete dove metterle"

"Qualche parassita, che sfrutta illegalmente il lavoro dei baresi perbene, vuole intimidire la città con dei proiettili. Noi non abbiamo paura. E siamo sicuri che le Forze dell’Ordine, come sempre, sapranno scovarli presto". A lanciare il messaggio, chiaro e diretto, attraverso un video postato su Fb, è il primo cittadino, Antonio Decaro. 

Intimidazioni al mercato di corso Mazzini

Il sindaco parla dal mercato di corso Mazzini, per denunciare quanto sta accadendo negli ultimi tempi. "In questi giorni abbiamo trovato dei buchi, di proiettile probabilmente, su una saracinesca, e stamattina una persona che non conosco mi ha lasciato questi proiettili, che sono stati trovati qui davanti all'ingresso, sono stati accuratamente posizionati vicino alla cabina elettrica".

La videosorveglianza e il dietrofront dei commercianti

Episodi che hanno il chiaro stampo delle intimidazioni, che, lascia intendere il sindaco, sarebbero legate al progetto di installare nel mercato un sistema di videosorveglianza. "Qui - spiega Decaro - l'amministrazione ha finanziato l'installazione di telecamere nei box e fuori, per la sicurezza degli operatori mercatali. Stranamente, però, nessuno adesso vuole più partecipare".

La denuncia e la sfida ai malavitosi: "Questi proiettili? Sapete dove metterli..."

"Questi ora li sto portando in Questura", afferma il sindaco mostrando i proiettili rinvenuti all'ingresso del mercato. "Ai parassiti che in questa città vivono sulle spalle degli altri, attraverso i furti, le rapine, le estorsioni, e rubano i soldi a questa gente e gli rubano anche la dignità del lavoro di queste persone, volevo dire che noi di loro non abbiamo più paura". Poi il sindaco sceglie un'espressione forte per rivolgersi agli autori delle intimidazioni: "Questi proiettili somigliano a delle supposte... per me loro sanno dove se le possono mettere".
 

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