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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Una proteina per combattere l'insufficienza renale: la scoperta di un team di ricercatori baresi

Lo studio di un team dell'Università di Bari pubblicato sulla prestigiosa rivista "American Journal of Transplantation": grazie all'utilizzo di un farmaco inibitore, si preserva la produzione di una proteina chiave, fondamentale per proteggere il rene dell'invecchiamento precoce

Proteggere il rene dall'invecchiamento precoce, preservando, attraverso l'utilizzo di un farmaco inibitore, l'attività di una proteina chiave, denominata Klotho. E' la scoperta fatta da un team di giovani ricercatori baresi della Sezione di Nefrologia dell’Università di Bari - Giuseppe Castellano e Angelica Intini, guidati dal Professor Loreto Gesualdo - che apre una prospettiva importante nella lotta all'insufficienza renale, malattia che colpisce sempre più pazienti in tutto il mondo, e che porta a un rapido peggioramento delle funzioni del rene e può determinare l’inizio della dialisi.

I ricercatori dell'Ateneo hanno dimostrato che si può proteggere il rene da questo danno con l’utilizzo di un nuovo farmaco, il C1-inibitore ricombinante, bloccando in maniera efficace il sistema del Complemento. Grazie all’utilizzo del C1-inibitore, è preservata la produzione di una proteina chiave, denominata Klotho, dal nome di una delle tre Moire (o Parche), le tre divinità che presiedevano al destino dell'uomo nella mitologia greca. Klotho è fondamentale per proteggere il rene dall’invecchiamento precoce, regolando le funzioni dell’apparato cardiovascolare e del sistema nervoso centrale.

La ricerca è stata pubblicata sulla prestigiosa rivista “American Journal of Transplantation” ed apre nuovi orizzonti per la terapia dell’insufficienza renale acuta e per la protezione del rene trapiantato.

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