'Pasticciaccio' alternanza scuola-lavoro, gli studenti tornano in piazza a novembre
Due le iniziative in programma: un sit-in piazza Prefettura il 17 e un corteo il 24 novembre per le strade del centro. Lavermicocca (Uds): "Non vogliamo più essere sfruttati"
Gli studenti tornano in piazza per protestare contro l'alternanza scuola-lavoro, in un novembre che si preannuncia molto caldo sul fronte della mobilitazione. L'annuncio arriva da Uds-Unione degli Studenti, l'associazione che già negli scorsi mesi avevano denunciato le falle nel percorso di inserimento lavorativo introdotto dalle legge sulla 'Buona scuola'.
Le proteste a novembre
A novembre saranno due le occasioni di protesta per gli studenti delle scuole baresi, che hanno lanciato gli 'Stati generali dello sfruttamento'. Il 17 novembre si terrà infatti un sit-in in piazza Prefettura, oltre ad assemblee studentesche sul tema negli istituti che hanno aderito alla manifestazione, tra cui il 'Lenoci' e il 'Salvemini' a Japigia. Il 24 novembre, invece, è previsto un corteo che si snoderà per le vie del centro murattiano. Ancora da definire il percorso, ma l'appuntamento sarà alle 9 da piazza Umberto.
"Basta con lo sfruttamento"
"Oggi dalle scuole della Regione arriva un messaggio chiaro: non vogliamo più essere sfruttati nei percorsi di alternanza scuola-lavoro - spiega Davide Lavermicocca, dell'Uds -, vogliamo uno Statuto dei diritti degli studenti e delle studentesse in alternanza scuola-lavoro ed un Codice etico da imporre alle aziende per evitare che si svolgano percorsi di alternanza con enti collusi con la mafia, che devastano il territorio o non rispettano i diritti dei lavoratori”. In particolare i ragazzi si sono lamentati delle mansioni imposte in grosse catene nel settore alimentare o dell'abbigliamento, a loro dire rasentanti lo sfruttamento. Gli studenti hanno infatti raccontato all'associazione di aver fritto patatine e fatto fotocopie negli uffici e nelle banche".