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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Picone / Piazza Giulio Cesare

"Rinnovo contrattuale e più sicurezza sul luogo del lavoro": gli infermieri pronti a protestare al Policlinico

Annunciata una manifestazione di protesta venerdì prossimo da Fp Cgil Bari, Cisl Fp, UilFpl e Uilpa. Si richiede anche un piano straordinario di assunzioni

Scendono in protesta a Bari gli infermieri, per chiedere il rinnovo dei contratti dopo l'impegno della categoria nella pandemia Covid. La mobilitazione, lanciata dalle categorie sindacali Fp Cgil Bari, Cisl Fp, UilFpl e Uilpa è in programma venerdì 13 novembre all'ingresso del Policlinico di Bari, in piazza Giulio Cesare. Due ore di presidio dalle 10 alle 12, "in piena rispetto delle norme anti Covid - assicurano gli organizzatori - per rivendicare la sicurezza dei lavoratori impegnati nel fronteggiare l'emergenza pandemica, il rinnovo del CCNL ormai scaduto, e un piano straordinario di assunzioni che deve prevedere tra le altre cose la stabilizzazione del personale e la proroga dei contratti di lavoro a tempo determinato in essere".

L'annuncio della manifestazione

La protesta segue lo stato di agitazione già proclamato dalle Federazioni Nazionali il 19 ottobre scorso, in previsione della mobilitazione di tutti i lavoratori pubblici. "Non è assolutamente accettabile, in un periodo di emergenza come quello che stiamo vivendo - scrivono i sindacati - che i lavoratori debbano lavorare in condizioni di scarsa sicurezza. Molteplici sono le lamentele che ci pervengono dai luoghi di lavoro per la scarsità dei DPI e per l'inosservanza delle procedure di contenimento e contrasto alla diffusione del virus, soprattutto nel comparto sanitario ma non solo. Da tempo stiamo chiedendo, inascoltati, il rispetto dei Protocolli e l'istituzione di tavoli permanenti di confronto sulla sicurezza nelle aziende e negli enti pubblici". Oltre al tema sicurezza, c'è anche quello del rinnovo contrattuale, utile perché "non solo terrebbe alto il morale di questi lavoratori che hanno già pagato una vacanza contrattuale di sei anni tra il 2010 e il 2015, senza trascurare che il rinnovo del CCNL deve essere un diritto per tutti i lavoratori - aggiungono i sindacati -ma anche perché costituirebbe uno stimolo particolarmente efficace per rilanciare i consumi interni e l'economia del Paese, oltre al fatto che risulterebbe centrale per avviare un processo di innovazione della Pubblica Amministrazione che rilancerebbe il Paese nell'era della digitalizzazione". 

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