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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Bari Vecchia / Piazza Libertà

I lavoratori di luna park e circhi scendono in piazza a Bari: "Fermi da un anno a causa della pandemia"

La protesta è in programma domani in piazza Libertà, organizzata da Anesv, l'associazione di categoria. Il comparto coinvolge tra Puglia e Basilicata oltre 300 piccole imprese, 400 famiglie e oltre 2500 persone

Scendono in piazza a Bari i lavoratori del mondo dello spettacolo viaggiante, per raccontare le difficoltà dei professionisti del comparto, che da più di un anno non lavora a causa della pandemia. La manifestazione, in programma nel capoluogo nella mattina di venerdì 26 marzo in piazza Libertà da parte dell'associazone di categoria Anesv, vede anche il sostegno dell'Agis e dell'Anec di Puglia e Basilicata. 

L’Agis e Anec di Puglia e Basilicata esprimono a nome del Presidente Giulio Dilonardo la più ampia solidarietà alle imprese ed ai lavoratori del mondo dello spettacolo viaggiante che manifesterà domani a Bari e a Potenza, come in altre piazze d’Italia, per sensibilizzare Istituzioni e cittadini sulla grave crisi che sta annientando l’intero settore.  L’Anesv, associazione di categoria che in seno all’AGIS raccoglie e tutela in Italia tutte le imprese dello “spettacolo viaggiante”, guidata in Puglia e Basilicata da Cosimo Amato, pone all’attenzione delle Istituzioni e dei cittadini la drammatica condizione in cui versano, dopo più di un anno di totale chiusura, 20.000 lavoratori impiegati nelle 5.000 imprese che gestiscono nel nostro Paese i parchi di divertimento sia permanenti che itineranti e che nelle due regioni Puglia e Basilicata coinvolge oltre 300 piccole imprese, 400 famiglie e oltre 2500 persone.Un comparto del variegato mondo dello spettacolo che vive da un anno nella drammatica condizione di totale inattività. “Un settore dello spettacolo principalmente dedicato alle famiglie, bambini e ragazzi – rimarca Dilonardo – che pur contribuendo in maniera significativa all’aspetto ludico, sociale e culturale della vita del nostro Paese, è completamente scomparso dalla nostra quotidianità e purtroppo anche dalle azioni di sostegno economico programmate a più riprese dalle Istituzioni provocando una difficoltà concreta di sopravvivenza per molte famiglie".

Un settore, quello delle giostre e luna park,  la cui sopravvivenza, è resa ancora più difficile dal mancato coordinamento tra istituzioni regionali e i Comuni anche per le autorizzazioni, nonché dai costi vivi della occupazione di suolo pubblico ed energia elettrica. La legge di settore 337/68 che  tutela il settore di fatto non è mai stata realmente applicata relegandolo ad un forte ritardo infrastrutturale che potrebbe essere colmato grazie ad interventi mirati con le risorse provenienti da Next Generation EU. "Nell’esprimere solidarietà non si può non rimarcare tuttavia – prosegue Dilonardo- che lo stato di crisi permanente coinvolge tutto il settore dello spettacolo delle due regioni con tutti gli operatori in drammatica difficoltà, con cinema e teatri chiusi da oltre un anno e che lamentano insufficienti ristori da parte delle istituzioni regionali, indispensabili anche per la ripartenza e che, non tenendo conto delle grave crisi, pervengono con i soliti ritardi cronici di una macchina burocratica che non sta al passo con la seria drammaticità del momento e che può compromettere seriamente la riapertura di tutti i luoghi e attività dello spettacolo col rallentarsi della pandemia".

"Luna park e circhi sono chiusi da un anno – dichiara Cosimo Amato, esercente vicepresidente nazionale e presidente Anesv Puglia e Basilicata che ha organizzato l’evento nelle due regioni- ed è una disgrazia per le centinaia di piccole imprese la cui vita è fondata su questo lavoro. Le nostre attività sono all’aperto e abbiamo già dimostrato di poterle gestire in piana sicurezza: abbiamo necessità di riaprire per dare respiro alle imprese e per tornare a far sorridere e portare spensieratezza al nostro pubblico. Chiediamo, quindi, una data per la riapertura e un sostegno per la ripartenza". Infine, testimonianza della gravità della situazione è data dal fatto che l’avvio dell’iniziativa del socio Agis Teatro Kismet di Bari ha registrato con l’apertura del banco alimentare per i lavoratori dello spettacolo l’immediata fruizione di numerose famiglie proprio dello spettacolo viaggiante. 

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