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Venerdì, 29 Marzo 2024

"Vogliamo lavorare, dopo il Covid ci avete lasciato a casa": protestano personale Ata e docenti pugliesi impiegati durante la pandemia

Il presidio è stato organizzato dall'Unione sindacale di base questa mattina davanti alla sede dell'Ufficio scolastico regionale di Bari. "Attualmente vengono impiegati i percettori del Reddito di cittadinanza - spiegano - e non chi ha vinto regolare concorso

"Vogliamo solo lavorare": il grido di protesta echeggia davanti all'ingresso dell'Ufficio scolastico regionale a Bari. Con cartelli, striscioni e cori un centinaio di manifestanti chiedono il rinnovo dei contratti di lavoro sottoscritti per personale Ata e docente nel periodo più duro della pandemia, per sopperire ai bisogni degli istituti in Puglia. Sono oltre 4mila in Puglia, tra bidelli, segretari e docenti, che con concorso per titoli effettuato ad aprile 2021 sono stati impiegati vista la mancanza di organico per poter attuare tutte le misure di sicurezza nelle scuole e per garantire la presenza dell'organico visto l'alto numero di contagi. Ora che però la pandemia - sembra essere un problema del passato - rimangono le incertezze per il futuro di oltre 50mila lavoratori a livello nazionale.

"La carenza di organico nelle scuole ancora è presente - spiegano a BariToday dal sindacato Usb, che ha indetto la manifestazione organizzata questa mattina - e i Comuni stanno impiegando i percettori del Reddito di cittadinanza, quando ci sono delle graduatorie che ancora devono essere esaurite. Non vogliamo fare una guerra tra poveri, ma questo non è giusto".

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