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Cronaca Murat / Piazza Umberto I

"Assegnazioni bloccate da due mesi": specializzandi in camice protestano a Bari

In 50 si sono riuniti in piazza Umberto. "Giovani medici con le spalle al muro, senza specialisti nessun futuro" si legge sui cartelloni esposti

"Giovani medici con le spalle al muro, senza specialisti nessun futuro". Il  messaggio scritto sugli striscioni racconta il disagio dei medici specializzandi, che questa mattina si sono riuniti in protesta in piazza Umberto per protestare contro il blocco delle assegnazioni nelle scuole di specializzazione a livello nazionale. I manifestanti, una cinquantina circa, hanno protestato pacificamente con indosso i camici, la stessa 'tenuta' con cui ogni giorno prestano servizio nelle Usca e nei reparti Covid. "Non protestiamo perché ci manca un'occupazione - assicura Luigi De Gennaro, tra gli organizzatori della manifestazione barese - ma perché non stiamo venendo formati per i compiti da specialisti che ci vengono richiesti".

Mesi di attesa per l'assegnazione

E mentre vengono occupati nell'emergenza pandemica, i giovani specializzandi sanno che in pochissimo tempo la loro vita - professionale e non - potrebbe cambiare. Questo perché il concorso per l'accesso alle scuole di specializzazione dovrebbe essere completato entro il 30 dicembre, termine ultimo per l'assegnazione a livello nazionale degli ingressi nelle diverse scuole di specializzazione. A 20 giorni dal termine, invece, i giovani medici non sanno ancora la loro destinazione, con il rischio di dover trovare sistemazione in un'altra regione (per chi ha inserito una destinazione non pugliese nella domanda) in pochi giorni per iniziare la scuola di specializzazione. 

Eppure il concorso si è tenuto il 23 settembre, "e i risultati si sanno istantaneamente - aggiunge Cesare Chiapperini - ma per la graduatoria definitiva delle assegnazioni continuiamo a ricevere notizie di rinvio. L'ultimo è stato il 3 dicembre scorso". Inutili anche le lettere di protesta inviate al ministro Gaetano Manfredi, titolare del dicastero al Miur - per richiedere lo sblocco, perché tutto è al momento fermo, anche a causa dei ricorsi presentati dai partecipanti, "dovuti alla quantità di domande del test scritte male - assicura Chiapperini - e agli errori nel bando". 

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