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Cronaca

Puglia senza camici bianchi, rischia di perderne 2600 entro il 2023: l'allarme dell'Ordine dei medici

I dati sul rischio carenza di professionisti in servizio nei prossimi anni: le situazioni più critiche previste per emergenza-urgenza e pediatria

La Puglia potrebbe perdere nei prossimi anni oltre 1.600 medici specialisti ospedalieri e circa 1.000 medici di medicina generale, creando una vera e propria emergenza. E' l'allarme lanciato dall'Ordine dei medici di Bari nel corso di una giornata di studio dal tema 'Formazione Medica e Qualità dell’Assistenza in Puglia: quale futuro?', tenutasi all'Università di Bari.

La carenza sarà effetto dei pensionamenti, che nei prossimi anni dovrebbero riguardare circa 3.292 medici specialisti, a fronte di 2.422 nuovi ingressi, con un ammanco di 1.686 unità negli ospedali e nei servizi del sistema sanitario regionale. I settori in cui, secondo le stime della Fimmg, si registreranno le criticità maggiori saranno quelli dell'emergenza-urgenza con 498 medici, cardiologia con 104, chirurgia generale con 97, anestesia 93, ginecologia 73, medicina interna 78, ortopedia 64, pediatria 216 e radiodiagnostica con 77. Per le carenze di medici di famiglia, secondo i dati Fimmg Bari (Federazione Italiana medici di Famiglia), in Puglia ci sarà un primo picco di pensionamenti già nel 2021, ma è nel 2023 che si toccherà la vera emergenza. 

Secondo Fimmg Bari, il fabbisogno annuale di nuovi medici di medicina generale in Puglia è di circa 200-250 diplomati già a partire dal prossimo triennio formativo 2020-2023. Per far fronte alle carenze, l'Ordine propone un intervento sul numero di borse di specializzazione. Oggi la potenzialità formativa delle Università pugliesi è di 500 posti per altrettanti futuri medici specialisti, a fronte dei 300 finanziati.

Filippo Anelli, presidente della Federazione degli Ordini dei medici, propone, per il finanziamento di altre borse di studio, di verificare la possibilità di attingere a fondi europei, come fatto da Sicilia e Campania. Nel corso dell'incontro di ieri, è stato assunto l'impegno a istituire un tavolo di concertazione, che si riunisca entro un mese per un confronto tra Regione, Università e Ordine dei medici di Bari.
 

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