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FIlm, libri, quotidiani e riviste scaricabili abusivamente da Telegram: decine di canali chiusi anche a Bari, scattano denunce

L'inchiesta della Guardia di Finanza è coordinata dal procuratore facente funzione Roberto Rossi. Nove persone nei guai

Nove amministratori di altrettanti canali Telegram e di decine di chat sono indagati per violazione della legge sul diritto d'autore dalla Procura di Bari. Lo riporta l'Ansa. Secondo gli inquirenti, i nove, a vario titolo, avrebberodiffuso illecitamente online migliaia di copie pirata di quotidiani, riviste, e-book, file musicali, film e fumetti attraverso chat Whatsapp e canali Telegram. L'inchiesta della Guardia di Finanza è coordinata dal procuratore facente funzione Roberto Rossi.

Alcuni dei nove indagati, residenti in diverse regioni italiane (Lazio, Puglia, Veneto, Sicilia, Marche, Campania), avrebbero sfruttato la diffusione dei file pirata "con lo scopo - si legge nelle imputazioni - di guadagnare denaro attirando iscritti e inducendoli a perfezionare l'acquisto di prodotti Amazon sponsorizzati sui canali", oppure, nel caso degli oltre 4mila file musicali, ricevendo "denaro tramite accredito su una apposita money box associata al canale".

ILe indagini hanno portato, in poco più di un anno, alla chiusura di 329 canali Telegram sui quali venivano diffusi illecitamente i files pirata, ma solo per nove di questi è stato possibile risalire all'identità degli amministratori. I fatti contestati risalgono al periodo tra maggio 2018 e agosto 2020, per un danno complessivo stimato al solo settore dell'editoria pari a 670mila euro al giorno, circa 250 milioni di euro l'anno.

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