No della Corte di Cassazione a risarcimento da mezzo milione richiesto da Raffaele Sollecito
Nessun indennizzo per i 4 anni di custodia cautelare in carcere, detenuto poiché accusato, assieme ad Amanda Knox dell'omicidio della studentessa inglese. Entrambi sono stati poi assolti
Raffaele Sollecito non avrà alcun risarcimento per i quattro anni di custodia cautelare trascorsi in carcere quando era accusato, insieme ad Amanda Knox, dell'omicidio di Meredith Kercher, studentessa inglese uccisa a Perugia nel 2007: respinto, dalla Corte di Cassazione, il reclamo del giovane che aveva chiesto 500mila euro di risarcimento per quella da lui definita una "ingiusta detenzione". Sollecito è stato definitivamente assolto dalla Cassazione, insieme ad Amanda Knox, per il delitto al quale si è sempre proclamato estraneo. Per lui il no al risarcimento è una decisione "inspiegabile". "Sto subendo ancora - ha detto - le conseguenze degli anni passati in carcere da innocente". Il suo difensore, l'avvocato Giulia Bongiorno ha annunciato ricorso alla Corte europea: "Il risarcimento che è stato negato a Raffaele - ha commentato - poteva e doveva essere il giusto ristoro per l'ingiusta detenzione subita. Ma questo non scalfisce in alcun modo la sua innocenza".