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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Modugno

Modugno: assalto all'istituto di vigilanza, è caccia ai rapinatori

Ad entrare in azione sarebbe stato un commando composto da almeno dieci malviventi armati con mitra e pistole, che hanno agito secondo un piano studiato in ogni dettaglio. Al vaglio degli investigatori i video delle telecamere di sorveglianza dell'agenzia

Un piano studiato in ogni minimo dettaglio, che lascia trasparire anche come i rapinatori conoscessero bene l'organizzazione interna dell'istituto di vigilanza privata di Modugno finito nel mirino di una banda di malviventi due giorni fa. Almeno dieci, secondo gli investigatori, sarebbero stati i componenti del commando, tutti armati di mitra e pistole. "Un colpo da film hollywoodiano", che adesso gli investigatori stanno confrontando con altra rapine simili avvenute in altri Comuni italiani nel tentativo di risalire all'identità dei criminali entrati in azione.

Al momento della rapina, il commando si sarebbe diviso in due gruppi. Alcuni malviventi avrebbero provveduto a bloccare tutte le vie di accesso all'edificio per impedire e rallentare un eventuale intervento delle forze dell'ordine: un furgone parcheggiato al centro di una strada; una catena per bloccare una strada secondaria; quattro grosse motociclette su un'altra strada. Secondo quanto si è appreso, alcuni automobilisti sarebbero stati anche minacciati con le armi per convincerli a cambiare strada.

Il secondo gruppo avrebbe invece raggiunto l'ingresso dell'agenzia a bordo dell'auto 'taroccata': una vettura, cioè, molto simile a quelle di servizio dell'istituto, con lo stesso logo (contraffatto) sulla fiancata e la stessa targa (clonata). Non solo, i malviventi, che - non si sa come - erano a conoscenza del numero riservato della cosiddetta 'sala conta', hanno addirittura avvertito i del loro arrivo i dipendenti, che hanno quindi aperto i cancelli certi di far entrare dei colleghi. Una volta nell'edificio, i rapinatori si sono diretti verso il caveau e aggredito un dipendente che cercava di opporsi colpendolo alla testa con il calcio di una pistola. Poi sono fuggiti con il bottino, che è ancora in corso di quantificazione.

I carabinieri hanno ascoltato il dipendente ferito e hanno acquisito i video delle telecamere di sorveglianza dell'agenzia per confrontarli con quelli dei sistemi distribuiti sul territorio e, a quanto si è appreso, sarebbero riusciti ad individuare le vie di fuga.

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