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Cronaca

Il report 2019 della polizia: reati in diminuzione nella provincia, ma aumentano i furti in appartamento a Bari

A certificarlo è stato il questore Giuseppe Bisogno, durante l'annuale incontro di riepilogo in questura. I reati calano del 14 per cento in totale rispetto al 2018

Reati in diminuzione nel 2019 nella provincia di Bari e nel capoluogo. A certificarlo questa mattina è stato il questore di Bari, Giuseppe Bisogno, durante l'annuale resoconto delle attività della polizia di Stato sul territorio. I numeri vedono - tra il primo gennaio e il 30 novembre del 2019 - un calo del 14 per cento in totale dei reati rispetto allo stesso periodo dello scorso anno.

Reati in calo nel Barese e nel capoluogo rispetto al 2018

Nello specifico, gli omicidi dolosi consumati nell’area metropolitana barese sono stati due (uno a Bari ed uno a Molfetta), mentre nel 2018 erano stati 7 tra gennaio e novembre ; diminuiscono anche i tentati omicidi (-24 per cento, da 25 a 19), le rapine (-38 per cento, da 646 a 402) ed i furti (-48 per cento, da 26.285 a 21.481).

Anche i delitti di estorsione e di usura segnano un decremento rispettivamente del 24 per cento e del 67 per cento. Registrano un decremento del 9 per cento gli incendi, crescono lievemente i danneggiamenti, +1 per cento; +13 per cento per i danneggiamenti a seguito di incendio. Diminuiscono drasticamente i reati in tema di stupefacenti, -20 per cento. Si registra quindi una generale diminuzione di tutte le tipologie di furti, in particolare di quelle di auto e moto, che invece nel 2018 mostravano un incremento.

Com'è invece la situazione nel capoluogo? Anche qui i reati sono in diminuzione, per la precisione del 48 per cento: un solo omicidio (consumato al quartiere San Pio), 5 tentati omicidi (rispetto agli 8 dell’anno precedente), riduzione dei furti (-26 per cento) e delle rapine (-39 per cento). In calo estorsioni, usura, reati in materia di stupefacenti, danneggiamenti ed incendi, mentre subiscono una lieve crescita le rapine in abitazione, dalle 12 del 2018 si passa alle 17 del 2019.

La situazione nel Barese e nella Bat

Andando invece a controllare i numeri a livello delle due province (Bari e Bat) scopriamo che nel periodo preso in esame sono state tratte in arresto 872 persone, mentre sono stati 251 i provvedimenti restrittivi della libertà personale e 308 quelli di carcerazione. Indagate in stato di libertà 2460 persone.
Sono, rispettivamente, 45580 e 7850 i controlli effettuati nei confronti di arrestati/detenuti domiciliari e persone sottoposte ad altre misure di prevenzione; 14043 i controlli nei confronti di persone sottoposte alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza.

Sono aumentate dell’11 per cento le perquisizioni (3636) e, nella medesima percentuale, sono aumentati i controlli ad esercizi pubblici (683). Sono stati
204 le persone arrestate e 83 quelle denunciate per reati in materia di sostanze stupefacenti che hanno portato al sequestro di 6,646 Kg di cocaina, 7,830 Kg di hashish, 400,841 Kg di marijuana, 171 gr. di eroina, 838 gr. di droghe sintetiche e 200 piante per la produzione di sostanze stupefacenti.
In materia di armi, munizioni e materiale esplodente sono state arrestate 112 persone, 93 i denunciati; 78 sequestri tra coltelli ed armi bianche, 4 tra fucili ed armi lunghe, 42 pistole, 723 cartucce e 478 materiali esplodenti (esplosivo e artifici pirotecnici).

Le operazioni più importanti

Nonostante i numeri in diminuzione, il 2019 è stato caratterizzato da diverse operazioni di polizia che hanno smantellato i sistemi criminali sul territorio. Come quella del 25 ottobre scorso, quando 24 esponenti del clan Parisi – Palermiti, nel quartiere Japigia di Bari finirono agli arresti per l’assassinio di Giuseppe Gelao e il contestuale tentato omicidio di Antonino Palermiti, avvenuti a Bari il 6 marzo del 2017, oltre a diversi altri reati relativi allo spaccio. Va citata poi l'operazione 'Drill', che porto all'arresto di 32 persone di nazionalità nigeriana, portando alla luce anche un sistema di gestione della tratta dei clandestini in Italia.

Lotta al terrorismo a tutto campo, invece, per le operazioni della Digos sul territorio. In particolare vanno ricordati due arresti: uno, avvenuto a giugno scorso, di un algerino, risultato indagato per aver aderito a un'organizzazione terroristica nazionale, e l'altro, avvenuto ad agosto, che ha coinvolto un cittadino afghano, già condannato in Appello per partecipazione a organizzazione terroristica nazionale, rintracciato in Germania.

Per quanto riguarda invece il Reparto prevenzione crimine, vanno ricordati i numeri dei controlli 'Alto Impatto', che hanno permesso di denunciare 414 persone ed arrestarne 92 (24 gli stranieri). Nell'ambito dell'attività della Divisione Anticrimine e della Polizia amministrativa e sociale vanno ricordate soprattutto le 57 Misure di sorveglianza speciale, i 99 daspo emessi (Divieto di accesso ai luoghi dove si svolgono manifestazioni sportive); i 15 daspo urbani e i 19 decreti di ammonimento.

Per quanto riguarda invece la polizia stradale, va ricordato che durante l'anno sono state accertate 17.739 infrazioni durante le 7103 pattuglie nelle due province, oltre al sequestro di 315 chili di droga e 407 patenti ritirate. Per quanto riguarda il Compartimento di polizia ferroviaria per la Puglia, Basilicata e il Molise, sono state impiegate 2285 pattuglie di controllo nelle stazioni, dove sono stati arrestati e denunciate in tutto 119 persone.

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