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Cronaca

Bari ricorda la dottoressa Paola Labriola, il Comune chiede il riconoscimento al valore civile

Piccola cerimonia questa mattina davanti al Csm, ormai chiuso, in cui la psichiatra lavorava e in cui, esattamente un anno fa, fu uccisa. Il sindaco Decaro: "Ricordiamo il sacrificio di una donna che aveva fatto della cura dell'altro una vocazione"

Si sono ritrovati questa mattina davanti a quella saracinesca ormai abbassata, dove fino ad un anno fatto sorgeva il Centro di Salute mentale di via Tenente Casale, al quartiere Libertà. Lo stesso in cui, esattamente il 4 settembre di un anno fa, moriva, uccisa a coltellate da un paziente, la dottoressa Paola Labriola. Oggi i colleghi di lavoro, insieme al marito di Paola Labriola, si sono dati appuntamento lì, per ricordarla, per renderle omaggio con un fiore. Alla breve cerimonia ha preso parte anche l'assessore al Welfare del Comune di Bari, Francesca Bottalico.

A ricordare Paola Labriola anche il sindaco, Antonio Decaro, il quale ha annunciato la decisione della giunta di accogliere la richiesta dell'Ordine dei medici per il conferimento dell’onorificenza al valore civile alla dottoressa Labriola, che il Comune inoltrerà quindi al presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.

"Oggi Bari ricorda il grande sacrificio della dottoressa Labriola. - ha detto Decaro - Una donna che ha fatto della cura dell’altro una professione, un impegno quotidiano, quasi una vocazione, che purtroppo ha avuto un epilogo tragico lo scorso 4 settembre".

Ricordando poi l'altro fatto di sangue avvenuto pochi giorni fa al Libertà, l'omicidio del giovane albanese Florian Mesuti, Decaro ha proseguito: "Oggi, voglio ripetere quello che ho detto qualche giorno fa a quanti me lo hanno chiesto: noi non abbiamo paura. Noi siamo qua, seppur ci rendiamo conto che questo non può bastare ai figli e al marito della dottoressa Labriola e alla famiglia di Florian Mesuti che oggi piangono i loro cari". "Oggi Bari ha bisogno di rendersi più sicura e se questo significa più forze dell’ordine io sono pronto a chiederle con tutta la voce che ho: al prefetto, al ministro e a chi sarà necessario. - ha detto ancora il sindaco - Ma nessuno riuscirà a farmi cambiare idea: le forze dell’ordine da sole non bastano!  Io continuerò a chiedervi di restare per strada insieme a me, di non abbassare lo sguardo, di non girare la testa dall’altra parte di continuare insieme a me a credere che la giustizia è una sola e non è quella di chi oggi si sente più forte perché ha una pistola in tasca o alza la voce più degli altri per chiedere qualcosa. La giustizia è quella che ha assicurato i colpevoli dell’omicidio di Florian Mesuti".

Il primo cittadino ha infine annunciato nuove azioni e iniziative per il quartiere Libertà. "Tra questi stiamo valutando progetti per la riqualificazione della Manifattura tabacchi dove il Comune realizzerà Porta Futura, un job center che servirà a incrociare domanda e offerta di lavoro. Ci auguriamo che l’Università degli studi di Bari possa avere l’autorizzazione per trasferire nei locali della Manifattura, un centro di ricerca nazionale, polo di innovazione. Un altro progetto a cui l’amministrazione intende lavorare subito è la pedonalizzazione della piazza antistante la chiesa del Redentore".

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