"Sindaco venga a passeggiare tra le discariche a cielo aperto": la lettera del residente fotografa il degrado a due passi dall'aeroporto
Una lunga denuncia corredata da fotografie che mostra lo stato dei luoghi tra Torricella e Catino, anche sulla strada che conduce a Torre di Brencola, bene del XVII secolo restaurato nel 2005
Divani e materassi sparsi agli incroci stradali, elettrodomestici e altri rifiuti ingombranti in bella vista tra il verde degli ulivi, piazzole di sosta trasformate in discariche neanche di piccola entità. Siamo nei pressi dell'aeroporto Karol Wojtyla, nella periferia nord di Bari, dove anche la via che porta a un bene culturale come la Torre di Brencola, risalente al XVII esimo secolo e restaurata nel 2005, è ricoperta di rifiuti. Un tour del degrado ai confini del quartiere Torricella, in cui fa da guida un residente, Francesco, che esprime la sua amarezza per lo stato in cui versano la strada comunale Pozzo Pasquale, la Perimetrale dell'aeroporto, via Torre di Brencola e strada Ricchizzi, in una lettera destinata al sindaco di Bari, Antonio Decaro, e condivisa con la redazione di BariToday.
"Le scrivo perché invogliato dal suo emozionato discorso fatto all'apertura della 86ª edizione della Fiera del Levante - scrive - Lei come me, vive Bari come luogo in cui far crescere i propri affetti e dove questi sono circondati dalla bellezza del nostro paesaggio, che unisce il mare e la campagna con percorsi turistici, e non, che ci invidierebbero le migliori località turistiche, non solo italiane. Fatta questa premessa la invito, qualora non lo avesse ancora fatto, a trascorrere qualche ora a Catino, San Pio e Torricella. Fare una passeggiata a piedi o in bicicletta nei quartieri a nord della nostra bella Bari. Lì dove il mare e la campagna, fra uliveti e tratturi, la porterebbe in zone dove regna la tranquillità e si resta inebrianti dagli odori, dai colori e i profumi della nostra splendida terra". Prosegue così a raccontare gli odori - cattivi - delle cataste di immondizia in un'area "dove costantemente è abbandonato di tutto, da suppellettili a grandi elettrodomestici, dove dal lancio del sacchetto dall'auto in corsa si spazia a veri e propri sversamenti di ogni cosa possa essere trasportabile con qualunque mezzo". Una situazione che si ripete identica, come ricorda, in tutte le strade di accesso al quartiere Catino, dove tanta gente sporca, certo, ma non si pulisce neanche come si dovrebbe: "in periferia non sono sempre presenti gli addetti alla pulizia come in altre zone della città - aggiunge -in barba alle statistiche e i numeri tabellati che sicuramente i dirigenti comunali sono pronti a sbandierare il loro difesa. La realtà è ben altra. Qui viene fatto 'il molto meno del minimo indispensabile'". E conferma la sua teoria con un aneddoto: "sono riuscito ad avere la pulizia del tratto di strada pubblico davanti al residence dove abito (a Catino) dopo aver chiamato ogni settimana a partire dal 15 febbraio 2023 fino a circa metà luglio dello stesso anno. Appena 5 masi per un solo passaggio della macchina spazzatrice. ASSURDO. Da allora nulla più".
La lettera si conclude con un invito al primo cittadino a immergersi in un vero e proprio 'tour della realtà' tra le strade del degrado a nord di Bari: "Una sola precauzione le chiedo, non avvisi del suo arrivo ma faccia la una improvvisata, anzi meglio, una sorpresa".