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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca

Tangenti ed escort per gli appalti: 12 arresti in Puglia, coinvolto anche vicesindaco di Poggiorsini

Le ordinanze di custodia cautelare eseguite dai carabinieri di Brindisi nei confronti di pubblici amministratori e dirigenti di uffici tecnici comunali: tra gli arrestati anche Giovanbattista Selvaggi, vicesindaco del Comune dell'hinterland murgiano

Avrebbero messo in atto condotte illecite al fine di favorire una società per la raccolta dei rifiuti con sede a Carovigno, nel Brindisino. Nell'operazione condotta dai carabnieri del Comando provinciale di Brindisi sono coinvolti pubblici amministratori e dirigenti di uffici tecnici comunali. Gli arresti sono scattati all'alba in vari centri delle province di Brindisi e Bari, e a Potenza. Le ordinanze di custodia cautelare sia in carcere che agli arresti domiciliari sono state state notificate in tutto a 12 persone.

Sindaci e vicesindaci arrestati

Tra gli amministratori pubblici coinvolti nell'inchiesta c'è il vicesindaco di Poggiorsini, Giovanbattista Selvaggi. Tra gli altri arrestati figurano il sindaco e il vicesindaco di Torchiarolo (Brindisi), Nicola Serinelli e Maurizio Nicolardi, il sindaco di Villa Castelli (Brindisi), Vitantonio Caliandro, "incaricati di pubblico servizio" e il direttore generale dell’Azienda di servizi ecologici (Ase) di Manfredonia (Foggia), Giuseppe Velluzzi.

Le indagini

L'indagine è stata condotta dai militari della compagnia di San Vito dei Normanni. Le misure cautelari sono state emesse dal giudice delle indagini preliminari su richiesta della procura della Repubblica di Brindisi, pm Milto De Nozza. L’attività investigativa dei militari al comando del capitano Diego Ruocco, avviata nel novembre 2014, ha consentito di individuare quella che gli inquirenti considerano una associazione per delinquere finalizzata alla commissione di vari reati contro il patrimonio, la fede pubblica e l’amministrazione della giustizia, commessi fino al novembre 2015, per fatti accaduti nelle Province di Bari e Brindisi. In particolare, le indagini avrebbero permesso di individuare esponenti della pubblica amministrazione, politici e funzionari, di diversi enti locali,  asserviti agli interessi privati di una società per la raccolta di rifiuti solidi e urbani con sede a Carovigno, la Reteservizi Srl, condotte illecite che si sono concretizzate attraverso attraverso ripetute violazioni dei doveri di imparzialità, correttezza e buon andamento dell’operato dei Comuni in cui esercitavano le rispettive funzioni, evidenziando circostanze di finanziamento illecito dei partiti politici e truffa aggravata per il conseguimento di erogazioni pubbliche, persino il favoreggiamento della prostituzione, e molteplici ipotesi  di falso e altri reati minori, per sostenere i patti corruttivi.

Le accuse a Selvaggi

Secondo quanto emerso dalle indagini, il vicesindaco di Poggiorsini, in cambio di varie utilità avrebbe adottato corsie preferenziali illegittimamente a vantaggio della Reteservizi riguardo potenziamento ed ammodernamento delle strutture dedicate alla raccolta differenziata e all’autocompostaggio, in cambio di assunzioni di soggetti allo stesso vicini.

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