Rimorchiatore affondato al largo di Bari: sequestrato il pontone, due indagati per il naufragio
Il provvedimento notificato all'arrivo in porto a Bari dell'imbarcazione, trainata dal Franco P. la sera in cui si è inabissato. Indagati con l'ipotesi di concorso in naufragio e omicidio colposo plurimo il comandante sopravvissuto e l'armatore
Ci sono due indagati per l'affondamento del Franco P, il rimorchiatore inabissatosi mercoledì sera a circa 50 miglia dalle coste baresi: si tratta del comandante del rimorchiatore, il 63enne catanese Giuseppe Petralia, unico sopravvissuto nel naufragio, e l'armatore Antonio Santini, 78 anni, legale rappresentante della società proprietaria sia del rimorchiatore che del pontone AD3. Quest'ultimo è stato sottoposto a sequestro probatorio questa mattina, all'arrivo nel porto di Bari. Nel fascicolo d’inchiesta della Procura di Bari, coordinato dalla pm Luisiana Di Vittorio, i reati ipotizzati sono di concorso in naufragio e omicidio colposo plurimo. Il decreto di sequestro, in cui appunto figurano i nomi degli indagati, riguarda anche il rimorchiatore affondato, il cui relitto però si trova a circa mille metri di profondità a 50 miglia dalla costa pugliese.
L'ammiraglio Leone: "Ricerche dei dispersi vanno avanti, estesa l'area delle operazioni"
Intanto, mentre proseguono senza sosta le ricerche dei due marittini ancora dispersi (si tratta dei molfettesi Mauro Mongelli di 59 anni, e Sergio Bufo di 60), l'equipaggio del pontone è stato ascoltato, su delega della Procura, dagli uomini della Guardia costiera, per cercare di ricostruire l'accaduto. Prima di entrare negli uffici della Capitaneria di Porto, il comandante del pontone, Carmelo Sciascia, ha brevemente risposto ad alcune domande dei cronisti presenti: "Hanno imbarcato acqua in modo tanto rapido che non ce l'ha fatta a mantenere la linea di galleggiamento ed è andato giù a picco. Ho detto io di buttarsi in acqua, ma non ce l'hanno fatta e sono andati giù", ha raccontato Sciascia.