Dodicenne morta dopo un intervento al Giovanni XXIII, chiesto rinvio al giudizio per il primario di Anestesia
Leonardo Milella è indagato per i fatti avvenuti nel 2017, quando fu registrato il decesso di Zaraj Tatiana Coratella Gadaleta per una ipetermia maligna
Chiesto il rinvio a giudizio per Leonardo Milella, il primario del reparto di Anestesia e Rianimazione dell’ospedale Pediatrico Giovanni XXIII di Bari, nell'ambito del processo per la morte di Zaraj Tatiana Coratella Gadaleta. I fatti si riferiscono al 19 settembre 2017, quando la 12enne di origine colombiane morì per una ipertermia maligna subito dopo un intervento di riduzione di una frattura al femore. Il decesso avvenne all'interno del reparto dove Milella era priamrio.
L’udienza preliminare davanti al gup del Tribunale di Bari Rossana De Cristofaro inizierà il primo marzo 2021. Al medico, difeso dall’avvocato Angelo Loizzi, la pm Bruna Manganelli contesta il reato di omicidio colposo. Nell’ambito della stessa vicenda ha patteggiato nei giorni scorsi la pena a 14 mesi di reclusione l’altro medico inizialmente indagato, l’anestesista Vito De Renzo, il quale durante l’intervento ortopedico avrebbe somministrato per l’anestesia generale un farmaco controindicato in caso di patologie congenite come quella di cui soffriva la 12enne.
Gli esami pre-operatori avevano infatti rilevato alcuni valori alterati “chiaro indice di miopatia” che, interagendo con i farmaci dell’anestesia, avrebbe causato l’ipertermia maligna e portato la ragazzina al decesso. Al primario, intervenuto a operazione chirurgica conclusa, si imputa di aver erroneamente diagnosticato una “tromboembolia polmonare” e “ritardato” di altre tre ore “la somministrazione alla bambina del farmaco salvavita” e per questo rischia ora il processo.