rotate-mobile
Cronaca Carbonara / Via Ospedale di Venere

Di Venere, vertice in Regione. Attolini: "L'ospedale sarà potenziato"

L'assessore alla Salute rassicura: nessuno smantellamento in atto, entro il 2013 lavori di riqualificazione e nuove assunzioni. Ma resta il nodo del trasferimento di Anatomia Patologica

Nessuno smantellamento in atto, solo una riorganizzazione che porterà invece al potenziamento dell'ospedale Di Venere di Carbonara. Ad assicurarlo è l'assessore regionale alla Politiche della Salute Ettore Attolini, che ieri in Regione ha incontrato i rappresentanti del Comitato di difesa del Di Venere, consiglieri regionali di maggioranza e opposizione e il vicesindaco di Bari Alfonso Pisicchio.

IL PIANO PER IL DI VENERE - Nel corso del vertice, chiesto nei giorni scorsi proprio dal sindaco Michele Emiliano, Attolini ha spiegato il piano di riorganizzazione dell'ospedale carbonarese, ribadendo la centralità strategica del nosocomio nella rete dei servizi sanitari di Bari e provincia. Entro il 2013 saranno completati lavori di riqualificazione per un importo di circa 52 milioni di euro, mentre nei prossimi mesi si cercherà di risolvere anche la situazione relativa ai 12 posti da primario rimasti scoperti: tre saranno coperti subito attraverso una procedura di mobilità interna alla Asl, mentre altri quattro potrebbero essere assegnati a gennaio 2013 con ulteriori deroghe al blocco delle assunzioni.

IL TRASFERIMENTO DI ANATOMIA PATOLOGICA - Resta invece irrisolto il nodo relativo al trasferimento del reparto di Anatomia Patologica. Il piano regionale, infatti, prevede lo smantellamento dell'unità del Di Venere e la creazione di un nuovo polo unico presso l'ospedale San Paolo. Una soluzione alla quale si oppongono i rappresentanti del Comitato di Difesa dell'ospedale Di Venere. Sul punto l'assessore Attolini si è impegnato a riconvocare le parti entro il 10 dicembre, per riesaminare la situazione.

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Di Venere, vertice in Regione. Attolini: "L'ospedale sarà potenziato"

BariToday è in caricamento