Ritorno al futuro, i borsisti delusi in Regione: "Per noi una doccia gelata"
I borsisti tassati hanno incontrato gli assessori all'Istruzione a alle Politiche giovanili Sasso e Fratoiannni; ne sono usciti delusi e indignati. Ma i due membri di giunta sottolineano: "Non è colpa della Regione"
"Non è colpa della Regione", così hanno risposto gli assessori regionali Alba Sasso e Nicola Fratoianni, giustificandosi ma allo stesso tempo esprimendo il proprio disappunto riguardo alla tassazione al 100% delle borse "Ritorno al Futuro". Le borse di studio per i giovani pugliesi quest'anno saranno tassate per intero e contribuiranno al reddito degli assegnatari dei fondi al 100%, anche nella parte attinta dai fondi europei. "Una doccia gelata", la definiscono i giovani borsisti che fino a qualche settimana fa si ritenevano, al contrario, molto fortunati.
I fondi stanziati per la formazione post-laurea sono costituiti per il 50% da fondi strutturali europei, per il 40% da contributo statale, mentre la restante parte è a carico del bilancio regionale. Negli anni scorsi era chiaramente indicata la percentuale che infieriva sulle tasse; ma date le precedenti sentenze europee e della Cassazione, oltre che risoluzioni dell'Agenzia delle Entrate, la Regione aveva escluso di dover gravare sulle tasche dei borsisti per la parte europea. Da quest'anno, invece, le cose cambiano: le famiglie si dovranno preparare a ricevere un Cud molto più esoso del previsto. L'imponibile tassato è proprio il doppio rispetto a quello dei borsisti degli scorsi anni.