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Cronaca

Un robot per monitorare gli scarichi, il Comune studia soluzioni per la condotta Matteotti

Al vaglio interventi per risolvere l'annoso problema degli sversamenti dei liquami in mare. Una delle ipotesi prevede l'utilizzo di un drone che controlli in tempo reale il carico idraulico per impedire la tracimazione della condotta

Il Comune alla ricerca di soluzioni per l'annoso problema degli sversamenti in mare dei reflui della condotta Matteotti. Una questione spesso tornata alla ribalta in quest'estate particolarmente piovosa (come è noto basta un temporale per provocare la tracimazione), che è stata al centro di una protesta e di una petizione popolare attivata dai frequentatori della spiaggia di Pane e Pomodoro.

I bagnanti chiedono al Comune di velocizzare le procedure per l'appalto dei lavori di prolungamento della condotta, che risolverebbero almeno in parte il problema. Ma al vaglio dell'assessorato ai lavori pubblici, che ieri ha tenuto un vertici con i responsabili di Aqp e Autorità idrica, ci sono anche altre opzioni. Si tratta, in pratica, di cercare di ridurre il carico idraulico che va a finire nella Matteotti, per evitare appunto che questa, in caso di sovraccarico, tracimi, come avviene attualmente. Per far questo però c'è la necessità di monitorare prima l'afflusso dei reflui della condotta: un'attività che, per ragioni legate alla progettazione dell'impianto, non può essere svolta da operaio. Per questo il Comune sta pensando di affidarsi a robot o droni che possano controllare, e di conseguenza aiutare a ridurre, le portate della Matteotti. A tal fine, il Comune  sottoscriverà prossimamente un accordo con il Politecnico.

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