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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Mungivacca / Strada Vicinale Torre di Mizzo

Letame scaricato in campagna e dato alle fiamme: area sequestrata dalla Municipale

Dopo indagini e servizi di perlustrazione, gli agenti sono riusciti ad individuare la probabile causa dei cattivi odori denunciati da qualche tempo dai residenti di Japigia

Un terreno recintato e chiuso da un cancello, nella zona di Mungivacca, in strada Torre di Mizzo, trasformato in una grande 'discarica' abusiva di letame, poi puntualmente dato alle fiamme.

Dopo una serie di indagini, fatte di controlli e perlustrazioni anche notturne nelle campagne alla periferia della città, gli uomini della Polizia municipale sono riusciti ad individuare la probabile origine dei cattivi odori denunciati da qualche tempo dai residenti del quartiere Japigia.

La 'discarica' di letame in fiamme

Da diverso tempo, infatti, puntualmente nelle ore serali e notturne la zona di Japigia era interessata da miasmi di cui non si riusciva ad individuare l'origine. Così, su disposizione del comandante Nicola Marzulli, sono partiti gli accertamenti da parte dei vigili urbani per cercare di risalire alle cause degli odori molesti. Escluse le ipotesi di un oleificio e di roghi provenienti da eventuali campi rom della zona, le indagini si sono concentrate nelle campagne intorno alla città, 'scandagliate' dagli agenti anche nelle zone più interne e in orari notturni.

Così, nella serata di sabato, due agenti in servizio hanno individuato la presenza di un rogo nella zona di Mungivacca, nei pressi della stazione e dell'Ikea, in strada Torre di Mizzo. Lì, in un terreno recintato e chiuso da un cancello, la scoperta: una vasta area adibita a 'discarica' non autorizzata di letame, in buona parte dato alle fiamme. Gli agenti della Municipale, raggiunti sul posto dallo stesso comandante Marzulli, hanno chiesto l'intervento dei Vigili del fuoco per lo spegnimento del rogo, che ha richiesto anche l'intervento di una pala meccanica per spostare ceneri e rifiuti.

La Municipale ha individuato il proprietario del fondo, titolare di un maneggio nella zona. L'uomo si è dichiarato estraneo ai fatti, riferendo di non saper nulla di quanto accadeva nel terreno. Un'ipotesi ritenuta tuttavia poco credibile, vista la recinzione che circonda l'area, e dunque non facilmente accessibile da parte di eventuali soggetti 'estranei'.

Il fondo è stato sequestrato e il proprietario dell'area denunciato (la combustione del letame, quale forma di smaltimento dello stesso, non è consentita dalle norme). Ulteriori indagini e verifiche sull'area interessata sono in corso.

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