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Cronaca San Girolamo - Fesca

Tra lungomare 'incompiuto' e servizi insufficienti San Girolamo attende il suo (vero) rilancio: "Ci sentiamo ancora periferia"

La quotidianità del quartiere nella zona nord di Bari dopo la rivoluzione rappresentata dal waterfront: tante le richieste dei cittadini, dai servizi a un maggior presidio delle Forze dell'Ordine

"Non abbiamo il mare di Lecce ma tutto sommato ci accontentiamo. I problemi, però, restano e il nostro è un quartiere emarginato rispetto al resto della città": un caffè in un martedì mattina di febbraio a San Girolamo, zona nord di Bari, ha il gusto di chi assapora i problemi quotidiani di un rione di periferia. Da una parte il mare, dall'altra palazzi, attività, negozi e ancora pochi servizi rispetto alle richieste dei suoi abitanti. 

Nel mezzo, a separarli, la 'striscia' di spiaggette, erba e asfalto chiamata Waterfront, il non più nuovissimo lungomare IX Maggio che rappresenta un vero e proprio 'prima e dopo' nella storia del quartiere. Ed è proprio su questa passeggiata che si svolge una parte consistente della quotidianità di San Girolamo, persino in inverno quando il vento non dà tregua e rende l'aria frizzante. Figuriamoci d'estate, tra il via vai dei bagnanti e del passeggio fino a tarda sera.

L'edificio della 'piastra' sul mare ancora vuoto

Un contorno popoloso, però, ancora privo del suo centro nevralgico: la grande 'piastra' sul mare, ovvero l'edificio cuore del Waterfront, che avrebbe dovuto ospitare bar, ristoranti e società sportive, resta ancora desolatamente vuota. Troppi i tentativi infruttuosi del Comune per assegnare in concessione gli spazi, l'ultimo proprio nel giorno di San Valentino con un bando per garantire attività aggregative e sociali in uno dei locali al momento inutilizzati. Nelle prossime settimane se ne saprà di più e si spera che, stavolta, possa essere quella buona, per evitare una nuova estate con la 'piastra' deserta e alla mercè dei vandali che, nel recente passato, hanno fatto visita alla struttura.

La pista ciclabile del lungomare di San Girolamo a Bari

Tutto sommato però, malgrado la 'rivoluzione' non pienamente realizzata, i cittadini sembrano essersi adattati ai nuovi ritmi del lungomare, nonostante la viabilità totalmente mutata e spesso non digerita: "Con il Waterfront - racconta una residente - resta il problema dei parcheggi e delle strade che sono cambiate. Dobbiamo fare un giro un più ma, nonostante ciò, è importante avere un'area pedonale anche per i bambini e gli anziani". Peccato, però, che di non manchino i visitatori molesti: "Spesso - spiegano altri cittadini - sfrecciano ragazzini con il monopattino o lo scooter ad alta velocità, per non parlare degli automobilisti spericolati. Tutto ciò rappresenta un pericolo per noi che frequentiamo il lungomare. Crediamo ci sia troppa poca presenza di Polizia Locale e di altre Forze dell'Ordine che possano fare dei controlli". 

Nonostante i "tanti turisti in giro la scorsa estate" e l'aumento anche delle strutture per accoglierli, un lungomare, per ora, non basta a far sentire gli abitanti meno cittadini di periferia: "Da quando non c'è più la vecchia Circoscrizione e siamo diventati parte del Municipio III - affermano i residenti - abbiamo meno servizi e per alcuni di questi dobbiamo recarci al quartiere San Paolo. Qui, ad esempio, manca un consultorio familiare. C'è solo una pediatra che, per quanto bravissima, non basta a soddisfare le richieste delle famiglie". E poi c'è il problema del trasporto pubblico: "Sono troppo pochi i collegamenti con i bus - lamenta un cittadino - anche rispetto ad altre zone dove vi sono più linee. Sarebbe bello avere anche un park&ride con capolinea nel quartiere". In futuro un nuovo parcheggio di scambio nella stazione di Fesca-San Girolamo di Ferrotramviaria e un sottopasso che la collegherà con l'altra della Zona Industriale di Rfi consentirà di riavvicinare sensibilmente il quartiere al centro di Bari. Bisognerà però attendere quantomeno il 2024 per vedere ultimate le importanti opere.

L'attesa dei cittadini, intanto, scorre lentamente lungo il waterfront, pensando anche a bisogni ed esigenze giornaliere, sicuramente più facili da soddisfare, che non riguardano solo se stessi: "Nel quartiere - fa notare una donna con il suo amico a quattro zampe - manca un'area di sgambamento per i nostri cani. Le spiagge, purtroppo, si riempiono di escrementi lasciati da chi non pulisce. Perchè in altre zone della città è diverso?". 

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