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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca San Paolo

"La mafia deve finire", al San Paolo la maratona di Radio Kreattiva

Nella piazza del quartiere 500 studenti delle scuole medie baresi si sono ritrovati per la manifestazione conclusiva del progetto della web radio antimafia promosso dal Comune di Bari

Un muro fatto di cartoni e cartoncini con su scritte riflessioni sulla mafia e sulla legalità, da abbattere simbolicamente per significare la sconfitta e l'"abbattimento" dell'omertà. Cinquecento ragazzi delle scuole medie inferiori baresi si sono dati appuntamento oggi nella piazza principale del quartiere San Paolo per la maratona finale di Radio Kreattiva, la web radio antimafia nata da un progetto avviato sette anni fa dal Comune di Bari.

"La mafia deve finire: non è giusto che dobbiamo pagare noi per gli altri";  "La mafia distrugge il nostro futuro"; "La mafia ti distrugge la vita"; "La mafia è sinonimo di morte" e "L'ignoranza ti porta alla mafia". Questi gli slogan scelti dai ragazzi, che hanno dato vita alla maratona radiofonica con un pensiero particolare per Melissa Bassi, la sedicenne di Mesagne morta nell'attentato alla scuola Morvillo Falcone di Brindisi.

"E' lei che rivedo negli occhi di questi ragazzi", ha detto Pinuccio Fazio, papà di Michele, il sedicenne ucciso per errore in uno scontro a fuoco tra clan rivali a Bari vecchia il 12 luglio 2001: "Dobbiamo strappare questi ragazzi dalle mani della criminalità organizzata - ha aggiunto - perché famiglie di vittime della mafia ce ne sono già troppe e non abbiamo bisogno se ne aggiungano altre".

"Purtroppo - ha spiegato il sindaco Emiliano, che nel corso della manifestazione è stato intervistato dai ragazzi - questa 'orca' assassina (la mafia, ndr) produce ogni tanto nuovi figli, fa nuovi adepti. E quindi è necessario che lo Stato funzioni in modo efficiente affinché i mafiosi non abbiano la possibilità di proporsi come paladini della giustizia; così come è indispensabile spiegare, soprattutto ai più giovani, che chi sceglie la mafia ha due sole vie d'uscita: il carcere o il cimitero".

E dai bigliettini appesi ai rami di un piccolo albero della legalità, i ragazzi sembrano avere già le idee chiare: "La legalità - scrivono in molti - è nascere liberi: è una forma di pace verso tutti gli uomini".

 

 

 

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