Appalti sanità, Lea Cosentino assolta dall'accusa di turbativa d'asta

Assolta dall'accusa di turbativa d'asta perchè "il fatto non sussiste". Questa la sentenza emessa oggi dal gup del Tribunale di Bari Giulia Romanazzi nei confronti di Lea Cosentino, ex direttore generale della Asl di Bari. Il procedimento penale riguardava presunte irregolarità nella gara indetta nel 2008 per l'aggiudicazione dell'appalto per l'installazione di 80 distributori di alimenti e bevande negli ospedali baresi. Assolto con la stessa formula il coimputato Sante Storelli, legale rappresentante della società Sdg Vending Srl, aggiudicataria dell'appalto. Prosciolti gli altri due imputati che non avevano chiesto riti alternativi, Antonio Colella (ex capo area gestione patrimonio della stessa Asl) e Nunzio Galano, legale rappresentante della società Sigma Srl, anche questa aggiudicataria dell'appalto Asl, per i quali la Procura aveva chiesto il rinvio a giudizio, anche loro imputati per turbativa d'asta.

L'ACCUSA - Per i due imputati giudicati oggi con rito abbreviato l'accusa aveva chiesto condanne a 1 anno per la Cosentino e 1 anno e 4 mesi per Storelli. Secondo i pm la Sigma avrebbe vinto la gara presentando un'offerta molto più vantaggiosa di quelle delle ditte concorrenti. A gara vinta Lea Cosentino, per l'accusa, ha annullato l'appalto (avendo appurato che a Galano era riconducibile un'altra società partecipante all'appalto, appunto la Sdg Vending) riaffidandolo, tramite un accordo privato, alla stessa Sdg Vending ad un prezzo inferiore e quindi più vantaggioso per l'aggiudicatario.

IL COMMENTO DI COSENTINO - "Al di là delle mie sofferenze personali penso al danno per la collettività" ha commentato l'ex dg sottolineando che "gli ospedali, i parenti dei pazienti e i pazienti stessi sono stati privati dei punti di ristoro per tanto tempo. Credevo di aver svolto un servizio e invece mi sono trovata sotto processo".