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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Sanità, Puglia fanalino di coda: è penultima in Italia

Nella classifica dei Lea (livelli essenziali di assistenza) stilata dal Ministero della Salute e relativa al 2013, la nostra regione è in coda, seguita solo dalla Campania

Al penultimo posto in Italia nella classifica dei Lea (livelli essenziali di assistenza) stilata dal Ministero della Salute e relativa al 2013. Nell'ambito della sanità, la Puglia si conferma ancora una volta fanalino di coda (nel 2011 era sempre penultima, nel 2012 terz'ultima). Peggio della nostra regione solo la Campania, mentre a conquistare la vetta della classifica è la Toscana, seguita da Emilia Romagna e Piemonte.

La rilevazione si basa su 31 indicatori, relativi alle prestazioni che tutte le regioni devono assicurare ai cittadini, esaminando le modalità con cui vengono erogate. Si va dai servizi agli anziani ai ricoveri classifica sanità-2ospedalieri, dagli esami diagnostici come risonanza magnetica, screening per cervice uterina, mammella, colon retto alle attività di prevenzione. Su un punteggio massimo ottenibile di 225, la Puglia ha totalizzato 134 punti (la Toscana, prima classificata, 214).

LE REAZIONI: SCHITTULLI -  "A chi mi accusa di strumentalizzare la Sanità a fini elettorali - commenta il candidato governatore del cnetrodestra - rispondo con la classifica pubblicata oggi: la Puglia è la penultima Regione per le prestazioni sanitarie in base a coefficienti obiettivi, i LEA (Livelli Essenziali Assistenziali). Da anni ormai i pugliesi hanno una delle Sanità peggiori d’Italia sul piano della prevenzione (a cominciare dalle vaccinazioni), sull’assistenza agli anziani (quella domiciliare è praticamente sconosciuta), sugli ospedali (per ricoveri inappropriati), sull’emergenza (per la poca efficienza del servizio 118). Di contro i pugliesi hanno una delle Sanità più costose fra ticket e super ticket. La “bocciatura” senza se e senza ma nel triennio 2011-2013, accertata obiettivamente, si è registrata quando l’Assessorato è stato nelle mani di esponenti del Pd e quindi mi chiedo come può essere credibile il mio avversario, segretario regionale proprio del Pd, quando sostiene di voler rivoluzionare l’attuale pessimo sistema sanitario del quale lui è il primo responsabile politico. Michele Emiliano, che ha vinto le primarie proprio per essere stato avvantaggiato dall’essere il segretario regionale del Pd, ora non può più prendere in giro i pugliesi prendendo le distanze da quello che fanno i suoi consiglieri e assessori regionali. Lui è il segretario regionale ed è il primo responsabile della pessima politica regionale che ha prodotto dieci anni di disastri".

EMILIANO - Il candidato governatore del centrosinistra commenta invece la notizia con un video postato sulla sua pagina Facebook, confermando che, se verrà eletto, terrà per sè la delega alla Sanità: "Non è un gesto di potere - dice Emiliano - ma un gesto di servizio". L'ex sindaco di Bari spiega di "voler soprattutto evitare che un politicante da strapazzo, solo perchè prende un po' di voti, decida il nome di un direttore generale dell'Asl". "Quando qualcuno è un medico in gamba", non dovrà andare"da un presidente di Regione o da un consigliere regionale per farsi promuovere, ma presenterà semplicemente il suo curriculum". "Non si può avere paura di mettere la faccia sulla sanità. Io mi assumo la responsabilità di milioni di pugliesi che hanno desiderio di essere curati con rispetto dei loro diritti e nella migliore maniera possibile. Non farò tutto da solo: rinforzerò l’ARES (Agenzia Regionale Sanitaria della Puglia) mettendoci i migliori giovani per farmi aiutare. Ci sarà un consiglio superiore della sanità senza compensi e senza carrozzoni, che individui direttori generali, sanitari e amministrativi, ma anche i primari, in modo che non siano i politici a scegliere".

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