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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Bari Vecchia / Strada Santa Chiara

Santa Chiara, la Sovrintendenza dice sì. L'ira del Comune: "Atto arrogante"

Nessuno stop ai lavori: secondo i Beni Culturali, il vincolo di 80 anni fa all'area deve essere considerato alla luce delle "trasformazioni dei luoghi". Decaro furioso: "Siamo stati sempre corretti. Andremo fino in fondo alla storia. Sono con Renzi per abolire le Sovrintendenze"

Nessun impedimento a proseguire i lavori per la costruzione della palazzina del Genio Civile a Santa Chiara. E' arrivato l'atteso parere della Sovrintendenza ai Beni Culturali sul contestato edificio di 4 piani che ostruirebbe la visuale del mare da Bari Vecchia. Nonostante la presenza di un vincolo risalente a oltre 80 anni fa, i tecnici ministeriali non hanno rilevato le condizioni per stoppare il cantiere.

La Sovrintendenza ritiene, in una nota, che "le opere in progetto siano compatibili con gli obiettivi di tutela previsti dal decreto di vincolo in quanto non inducono rilevanti modifiche alle condizioni di godibilità del castello e quindi non arrecano pregiudizio alle stesse". Unica prescrizione, la costruzione di una recinzione in piante di pittosforo analoga alle siepi già presenti nel giardino. Per i Beni Culturali, non vi è "vincolo di inedificabilità come riportato più volte dagli organi di stampa", considerando quello del 1930 alla luce "delle trasformazioni sostanziali che i luoghi hanno subito" nel corso degli anni.

Palazzo di Città è andato tutte le furie, convocando una conferenza stampa per spiegare la sua posizione: "E' un atto di arroganza da parte degli organi periferici dello Stato" ha tuonato il sindaco Decaro "e non mi sognerei mai di continuare un lavoro quando viene scoperto un vincolo dalla Sovrintendenza. Qui invece, si è andati avanti arrivando al secondo piano del fabbricato. Noi abbiamo cercato di trovare una soluzione rivolgendoci anche ai ministeri. Evidentemente ​al Provveditorato era stata data ampia garanzia che il parere sarebbe stato favorevole. Noi non ci stiamo, è un atto illegittimo e proveremo in tutti i modi possibili per fermare tutto ciò".

Decaro, elenca i vari episodi in cui il Comune avrebbe rispettato le obiezioni provenienti dagli uffici dei Beni Culturali: "Siamo stati sempre disponibili anche a fronte di richieste strane. Abbiamo ottemperato a tutto, dai lavori della ciclabile del Lungomare Vittorio Veneto, alle piazze, a via Argiro bloccata da due mesi. Ci hanno persino chiesto di eliminare i graffiti sul muro della Rossani e i San Nicola del sottopasso di via Quintino Sella, opere di street art. Vorremmo che la Sovrintendenza avesse anche con il Provveditorato lo stesso atteggiamento mostrato con noi e gli imprenditori della città. Andremo fino in fondo con ogni mezzo - annuncia Decaro - e sosterrò l'iniziativa del premier Renzi per la soprressione delle Sovrintendenze per come sono oggi perché attualmente rappresentano, come molti degli uffici ministeriali, delle risacche che da anni bloccano lo sviluppo del Paese".

Stupita, dalla risposta dei tecnici ministeriali, anche l'assessore comunale all'Urbanistica, Carla Tedesco: "Siamo basiti perchè il parere è rimasto immutato anche in presenza di un vincolo e ciò è paradossale.  Non condividiamo i contenuti della nota perché vengono richiamate tutte le opere costruite negli ultimi 80 anni. Se così fosse, in estremo, i luoghi del degrado non potrebbero essere riqualificati e non avremmo speranza di avere una città rigenerata.  E' qualcosa che non possiamo consentire e va contro gli ordinamenti europei. Come amministratori abbiamo l'obbligo di non fermarci qui e faremo tutto ciò che possiamo" ha concluso Tedesco. Lo scontro, dunque, diventa muro contro muro: sullo sfondo l'esposto in Procura presentato dai comitati contro l'opera prosegue il suo iter, dopo l'acquisizione di alcuni atti dal Comune, avvenuta nei giorni scorsi.


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