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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Fogliame scaricato in campagna e dato alle fiamme: denunciato titolare di un frantoio, area sotto sequestro

Le indagini della Polizia locale partite da un intervento in zona Santo Spirito. Individuato il presunto responsabile della discarica abusiva, in cui venivano abbandonati gli scarti provenienti dalla defogliazione di rami delle olive lavorate

Le indagini della Polizia locale erano partite lo scorso 23 dicembre, quando gli agenti erano intervenuti nelle campagne di Santo Spirito dove, in un terreno privato, erano stati incendiati ingenti cumuli di fogliame di scarto, rendendo necessario l'intervento dei vigili del fuoco per spegnere i roghi.

Al termine delle indagini la Polizia Locale ha accertato la presunta provenienza dei rifiuti depositati su un fondo di circa 15mila metri quadri, ma cumulati su una superficie complessiva di circa 1.300 mq, rinvenienti dalla defogliazione di rami di olive conferite ad un frantoio con sede in una città confinante. 

Il residuo della lavorazione - evidenzia la Polizia locale - avrebbe potuto essere recuperato e destinato al reimpiego, come previsto dal Testo Unico Ambientale, anziché essere scaricato abusivamente in luogo diverso dal luogo di produzione o lavorazione,  finendo per costituire una vera discarica abusiva con pericolo anche per l'ambiente, in particolare anche in caso di combustione. Denunciato per il reato di discarica abusiva il legale rappresentante del frantoio, mentre l'area, di proprietà di soggetti diversi, che sarebbero comunque stati "consenzienti e consapevoli delle attività di sversamento", è stata sottoposta a sequestro giudiziario e a disposizione dell'Autorità Giudiziaria.
 
Chiunque realizza una discarica non autorizzata - ricorda la Polizia locale - è punito con la pena dell'arresto da sei mesi a due anni e con l'ammenda da duemilaseicento euro a ventiseimila euro, mentre su applica la pena dell'arresto da uno a tre anni e dell'ammenda da euro cinquemiladuecento a euro cinquantaduemila se la discarica è destinata, anche in parte, allo smaltimento di rifiuti pericolosi. Alla sentenza di condanna o in caso di patteggiamento consegue la confisca dell'area sulla quale è realizzata la discarica abusiva se di proprietà dell'autore o del compartecipe al reato, fatti salvi gli obblighi di bonifica o di ripristino dello stato dei luoghi.

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