Addetti del settore servizi ambientali in sciopero, adesione al 57% per i lavoratori Amiu Puglia. A Bari sit-in in piazza Prefettura

Circa un centinaio di lavoratori pugliesi del comparto dei servizi ambientali e di raccolta rifiuti hanno manifestato questa mattina davanti alla Prefettura di Bari, in occasione dello sciopero indetto a livello nazionale.

I motivi della protesta sono stati sintetizzati Angelo Ricucci della Fp Cgil Puglia: "Il contratto è scaduto da 28 mesi la trattativa nazionale - ha spiegato Ricucci, le cui dichiarazioni sono riportare dalla Dire - che è saltata perché non potevamo accettare le condizioni delle associazioni datoriali che prevedevano tra le altre cose una flessibilità estrema sugli orari di lavoro". Per Giuseppe Romito della Fiadel "è gravissima l'eliminazione dell'unica clausola sociale che abbiamo nel contratto e che garantisce i livelli occupazionali nel passaggio dei servizi da un'azienda all'altra". Per il sindacalista si tratta di "una bomba sociale che rischia di scoppiare se non interviene subito il ministro del Lavoro" e che riguarda "quasi 5mila lavoratori in Puglia", ha puntualizzato Enzo Boffoli della Uil trasporti Puglia. "La protesta di oggi è solo l'inizio di una lunga battaglia, ci auguriamo che si costituisca un tavolo di concertazione- le parole di Matteo Lupelli della Fit Cisl Puglia - durante l'emergenza sanitaria abbiamo sempre garantito i servizi per rispetto dei cittadini e degli ammalati, ma adesso basta, ci aspettiamo il rispetto della dignità dei lavoratori".

Per quanto riguarda la partecipazione allo sciopero degli addetti Amiu Puglia, l'azienda rende noto che dalle 00.00 alle 14 è stata registrata un’adesione pari al 57% dei dipendenti che avrebbero dovuto prestare servizio.

(foto di repertorio)