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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Scontri al CARA, convalidati fermi dei presunti capi della rivolta

Convalidati dal Gip del tribunale di Bari i fermi dei due cittadini africani fermati nei giorni scorsi al Cara di Palese con l'accusa di aver fomentato gli scontri con la polizia scoppiati lo scorso primo agosto

Restano in carcere i due extracomunitari fermati lo scorso 8 agosto nel Cara di Palese con l'accusa di essere i presunti organizzatori della rivolta scoppiata nel centro di accoglienza il primo agosto, quando gli immigrati occuparono i binari della ferrovia Bari-Foggia e la statale 16, lanciando sassi e scontrandosi con la polizia.

La convalida dei fermi è stata decisa in mattinata dal Gip del Tribunale di Bari Vito Fanizzi dopo gli interrogatori dei due fermati. Si tratta di un cittadino del Mali di 30 anni e di un libico di 35 anni. Un terzo presunto capo della rivolta è sfuggito all'arresto e dè tuttora ricercato. Per le violenze del primo agosto, in cui circa 90 persone (di cui molti poliziotti) rimasero ferite, la procura ha arrestato e interrogato finora altre 28 persone.  Alcune di loro, detenute nel carcere di Bari, ieri hanno inscenato una nuova protesta in cella per chiedere che venga accelerato il riconoscimento del loro status di rifugiati.

Le indagini svolte finora dalla Procura sembrano confermare l'ipotesi di una rivolta pianificata e coordinata. Ad avvalorare la tesi, anche una lettera, messa agli atti tra le prove, inviata qualche giorno prima dai rappresentanti di alcune etnie presenti nel CARA allla Prefettura, in cui gli immigrati prendevano le distanze dalla "modalità" con cui altri ospiti del centro avrebbero voluto portare avanti la protesta per il riconoscimento del diritto di asilo.

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