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Cronaca

Scontro fra treni tra Andria e Corato: ritrovata una scatola nera. L'inchiesta: "Ipotesi errore umano"

Le operazioni sono andate avanti per tutta la notte: tra le lamiere recuperato il dispositivo di registrazione dei dati di uno dei due convogli. Il bilancio provvisorio della tragedia parla di 27 vittime, mentre le indagini vanno avanti, orientandosi verso la pista dell'errore umano

Vigili del fuoco e soccorritori hanno lavorato per tutta la notte, per cercare di rimuovere le lamiere e aprirsi un varco, per recuperare eventuali altri corpi. Intanto, il numero delle vittime del tragico scontro tra treni avvenuto ieri tra Andria e Corato sulla linea Ferrotramviaria sarebbe salito a 27. Un bilancio, tuttavia, non ancora ufficiale e definitivo. In mattinata, i familiari della vittime sono stati convocati al Policlinico per i riconoscimenti ufficiali.

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RECUPERATA UNA SCATOLA NERA - Nel corso delle operazioni avvenute nella notte, la Polfer ha recuperato una delle scatole nere, relativa al convoglio che viaggiava da Bari verso Andria. L'altra, invece, sarebbe andata distrutta. L'analisi del dispositivo di registrazione dei dati sarà fondamentale per cercare di capire quale fosse la velocità del treno al momento dell'impatto, e quali siano stati suoi movimenti, se ci sia stato o meno un tentativo di frenata. Al momento, l'ipotesi è che i due treni viaggiassero ad una velocità intorno ai 100 km orari. Il punto in cui è avvenuto l'impatto, subito dopo una curva, avrebbe ostacolato la visuale da parte dei due macchinisti, impedendo che si accorgessero del sopraggiungere dell'altro convoglio.

VIDEO - LE OPERAZIONI NOTTURNE: I VIGILI DEL FUOCO TRA LE LAMIERE

L'INCHIESTA DELLA PROCURA DI TRANI - Oltre all'indagine interna avviata da Ferrotramviaria, e a quella annunciata dal ministro Delrio, la Procura di Trani ha aperto un fascicolo di inchiesta per omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario. Al momento non ci sono indagati. Le indagini si starebbero orientando verso l'errore umano, senza tuttavia escludere altre ipotesi. "Apparentemente abbiamo le idee chiare; questo significa che lavoriamo sull'errore umano o su quello che lo ha determinato o semplicemente sulle istruzioni che sono state date al personale", ha affermato il pm di Trani che coordina l'inchiesta, Francesco Giannella.

Lo scenario della tragedia: impatto devastante, treni distrutti

FERROTRAMVIARIA: "SEMPRE GARANTITO SICUREZZA" - "Uno di quei due treni non doveva essere lì", aveva affermato ieri il direttore generale di Ferrotramviaria, Massimo Nitti. "Gli incroci - ha spiegato questa mattina ai microfoni del TgNorba24 - vengono regolati sulla stazione di Andria. I regolamenti permettono i cosidetti spostamenti di incrocio in caso di necessità, ma attraverso una serie di procedure che sono molti stringenti, molto chiare, accerteremo che cosa è successo". "Abbiamo prelevato ieri i registratori di eventi delle stazioni di Andria e Corato, dove abbiamo degli apparati di controllo del traffico che registrano tutti gli avvenimenti, e capiremo se i treni si sono mossi con i segnali regolarmente disposti. Abbiamo ritirato e messo a disposizioni dell'Autorità giudiziaria tutti i registri di comunicazione tra le stazioni". "Allo stato attuale abbiamo 37 chilometri di linea a doppio binario, abbiamo completato i lavori di raddoppio di altri dieci chilometri, che verranno aperti al traffico nei primi mesi del 2017, e abbiamo materialmente il doppio binario fino a Corato - ha aggiunto poi Nitti rispondendo alle domande sul raddoppio della linea Bari- Barletta -  La tratta Ruvo-Corato non è ancora aperta al traffico, perchè stiamo terminando i lavori. Il 16 scadono i termini per la presentazione delle offerte per le opere di raddoppio della Corato-Andria, e il 26 è fissata la data per l'apertura delle buste". "Non abbiamo mai pensato di far camminare i treni in condizioni di non sicurezza. Abbiamo sempre fatto quello che potevamo, con le risorse che erano messe a disposizione, le abbiamo utilizzate tutte. I nostri viaggiatori sono il nostro patrimonio. A tutto avremmo pensato tranne che assistere ad un dramma del genere. E' una tragedia immane per noi, abbiamo perso i nostri uomini (le vittime tra i dipendenti sarebbero almeno quattro o cinque, ndr) e questo ci addolora ulteriormente". "Oggi è il momento della tristezza - ha affermato Nitti - domani sarà il momento della determinazione, continueremo a fare quello che abbiamo sempre fatto, andremo avanti, il nostro obiettivo è entro il 2018 completare tutte le operazioni di raddoppio".

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